Van Basten: "Milan, che dolore. L'Inter che comanda è un colpo al cuore"
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"La finale di Coppa Campioni 1988-89 a Barcellona contro la Steaua è stata speciale, una gara che ci ha regalato il primo trionfo internazionale dopo anni che il club lo attendeva. È stato il coronamento del sogno di Berlusconi che fin dal primo giorno voleva arrivare sul tetto del mondo dando spettacolo. Lo abbiamo accontentato. Era l'unità di una società che aveva al comando due dirigenti esperti e del calibro di Berlusconi e Galliani. Berlusconi aveva una visione e l'ha portata avanti scegliendo bene allenatori e giocatori. Negli anni abbiamo avuto una squadra super: con Tassotti, Baresi, Costacurta, Maldini e Filippo Galli avevamo la difesa migliore d'Europa. A centrocampo con Ancelotti c'erano Donadoni, Rijkaard, Colombo, Evani e Albertini; in attacco io, Gullit, Virdis, Massaro… La mentalità era quella di vincere sempre, a tutti i costi. Anche se ci trovavamo sotto a pochi minuti dalla fine. Il tecnico è importante, ma se hai un nucleo di campioni è tutto più facile".
"Il Milan è un grande club, ha uno stadio fantastico e una tifoseria super. Purtroppo negli ultimi anni l'Inter ha comandato e per i milanisti è stato un colpo al cuore. Tempi difficili… Sono convinto che il Milan tornerà a vincere. Magari potrebbe aiutare avere più italiani. Avete dei giocatori bravi che però le vostre squadre utilizzano poco e la Nazionale ne risente. In Spagna, per esempio, valorizzano di più i talenti. Fonseca non ha i grandissimi giocatori che c'erano ai miei tempi e così non è facile fare sempre risultato. L'allenatore è cambiato dopo qualche anno, bisogna dare tempo a Fonseca di lavorare e avere pazienza. Spero di tornare a San Siro dopo un grande trofeo conquistato dal Milan".
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