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Valdano: 'Il calcio ci rende più felici, è poesia. Stadi vuoti? Scopri cose nuove: Alaba comanda, Muller parla sempre!'
SULLA BUNDESLIGA - “E’ un altro calcio, senza l’anima che al nostro sport porta la gente. C’è una sensazione insapore, generata da uno spettacolo che non è reale. Dobbiamo fare uno sforzo mentale per capire, o ricordarci, che la partita ha un valore agonistico, che ci sono dei punti in palio. Si fa fatica a vederla come una gara tradizionale. A tutto questo bisogna aggiungere poi il fatto che stiamo vedendo un torneo che ci risulta alieno, e tra l’altro dopo la vittoria del Bayern sul Borussia, per dirla in termini commerciali, la Bundesliga ha perso valore, l’interesse scema ancora di più. Ma sono grato alla Germania perché col rigore ha generato fiducia mostrando che si può tornare a giocare, pur se in circostanze eccezionali. Lo accettiamo perché capiamo che siamo in una situazione d’emergenza, e l’eccezionalità richiede rimedi eccezionali. Detto ciò è chiaro che l’ansia di tornare l’aveva prima l’economia che lo stesso calcio”.
SUL NUOVO CALCIO - “Senza pubblico è più difficile che ci sia una sorpresa perché, per generarla, le squadre meno forti hanno bisogno del proprio pubblico. Questo calcio crudo ci permette di misurare la leadership dei giocatori. Abbiamo scoperto che Muller quando gioca è una radio, non smette di trasmettere. O giocatori che potevamo ritenere di profilo basso hanno qualità di comando superiori: penso ad Alaba. Sembrava un tipo inespressivo e invece lo vedi che urla e s’impone, animato da un potere di comunicazione che non gli attribuivo”.