Vacanze a Cialtronia: l'ultimo cinepanettone di De Laurentiis
Dal vocabolario Sabatini-Colletti. Cafone: Maleducato, volgare, di cattivo gusto. Diminutivo: cafoncello. Tutto il mondo conosce l'amore smisurato per la cultura che contraddistingue l'arte cinematografica di Aurelio De Laurentiis, illuminata dai capolavori catalogati come cinepanettoni. Si tratta di autentici concentrati di stile, eleganza e ironia, rifuggenti scurrilità e immondizie verbali. Per questo non si capisce come mai, ogni volta che li vedono, i Fratelli Lumière si rivoltino nella tomba e si pentano di avere inventato il cinema.
Per questo, siamo certi che il medesimo De Laurentiis non abbia bisogno di consultare il dizionario. Il presidente del Napoli conosce bene il significato dell'insulto con il quale oggi in Lega (rinomato convivio di alcuni gentiluomini che si trattano a pesci in faccia, soprattutto quando si spartiscono i diritti tv) ha gratificato la categoria dei "giornalisti di calcio", rei di fare il loro mestiere.
Come Andrea Longoni, irriducibile mastino di Telelombardia, cresciuto alla scuola di Fabio Ravezzani. Come Daniele Porro che, ieri sera, con un'intervista deambulante ha inchiodato Marco Branca ai suoi monosillabi spocchiosi quanto indegni della comunicazione di una società fra le più famose al mondo qual è l'Inter.
De Laurentiis ha minacciato "di mettere le mani addosso" al collega perchè lui, come tutta la nostra vil razza dannata, vuol sapere quanto costa Cavani, quanto guadagna Cavani. In fondo, i lettori che leggono le cronache del calciomercato chiedono delle previsioni meteo e delle abitudini sessuali delle tartarughe delle Galapagos. E basta parlare di soldi, no?
In fondo, chi è stato quest'inverno a dire testualmente: "Sapete quanto ha preso Johnny Depp per l'ultimo episodio di Pirati dei Caraibi? Cento milioni". Il signor Aurelio De Laurentiis, come ci ha puntualmente ricordato un lettore su Facebook. Dev'essere un sosia.
E chi è stato a dire che "Messi è un cretino: dovrebbe dire di no alla Coppa America"? Sempre il signor De Laurentiis. Dev'essere un altro sosia.
E chi, il 27 luglio 2011, ha insultato i presidenti e i presenti alla compilazione dei calendari, saltando senza casco sul motorino di un malcapitato che passava di lì per caso? Cliccate qui e ascoltate:
Il guaio è che, dopo avere detto ai colleghi "Siete delle m. Voglio tornare a fare il cinema", De Laurentiis non è stato di parola.
Noi, invece, manteniamo sempre gli impegni. Quant'è vero Iddio, promettiamo che continueremo a fare i cafoni. E a stare per tutta la vita dalla parte dei cretini. Come Messi.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com