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    Urbanski, l’oro del Bologna: l’esplosione e il rinnovo, dove può arrivare il "nuovo Zielinski"

    Urbanski, l’oro del Bologna: l’esplosione e il rinnovo, dove può arrivare il "nuovo Zielinski"

    • Simone Gervasio
    Ronaldo il Fenomeno, Recoba, Baggio, Ibrahimovic ma anche Djorkaeff, Veron, Sneijder e la lista potrebbe essere infinita. Cos’hanno in comune? A sceglierli, a comprarli, è stato un amante del bel gioco, un uomo di di grandi (e qualche volta poco comprensibili) innamoramenti calcistici: Massimo Moratti. L’ex patron dell’Inter – anche oggi che è fuori dal mondo del calcio – ne è ancora un cultore, uno spettatore appassionato, un amante del bello. I suoi occhi ultimamente si sono posti su un nuovo diamante grezzo, come ha rivelato lui stesso in una recente intervista a Libero. “Nei giorni scorsi mi è capitato di vedere Urbanski, sono rimasto colpito dal suo talento, mi sembra davvero bravo".  

    L'INTUIZIONE -
    Prima di lui, ad essersi accorti del polacco erano stati gli scout del Bologna che avevano convinto Walter Sabatini e Riccardo Bigon a spendere circa 700mila euro per prelevarlo dal Lechia Gdansk. Con il suo primo club aveva debuttato in tenera età nel massimo campionato polacco – il più giovane di sempre a farlo a 15 anni e 105 giorni. Era l’inverno del 2021. Tre anni dopo, quello scricciolo arrivato in Italia ne ha fatta di strada e nell’ultima uscita con i rossoblù ha trovato anche il primo, agognato, gol. Non si è scomposto più di tanto però, com’è nel suo stile. “È il mio primo gol in Serie A e sono contentissimo, lo dedico alla mia famiglia che mi supporta sempre e a Lukasz Skorupski che per me è come un fratello. Ora dovrò portare le paste in spogliatoio o magari offrire una cena ai compagni”, ha detto, ridendo.

    IL RINNOVO - È un bravo ragazzo Urbanski, uno di quelli che è comodo ritrovarsi in rosa, in gruppo e in campo. È un giocatore moderno: può giocare di fatti in quasi tutti i ruoli del fronte offensivo. Ha iniziato da regista e mediano, a tratti da trequartista, Thiago Motta lo ha “inventato” esterno d’attacco a sinistra, Italiano lo ha riportato a fare la mezzala in un’evoluzione che ricorda un po’ quella vissuta qualche anno fa dal suo connazionale Zielinski. Così può innestare delle marce ancora più alte, si candida a una stagione da protagonista, una nella quale può esplodere. E lo sanno anche il ds Marco Di Vaio e il dt Giovanni Sartori. Nella loro lista di cose da fare era ben in alto il suo rinnovo e le parti sono a un passo dal definirlo. Urbanski era legato al Bologna fino al 2025 e lo sarà, a breve, fino al 2028. In più il suo ingaggio passerà dagli attuali 150mila a cifre quadruple, tra i 600mila e i 700mila euro. Niente male per un ventenne.

    LA SVOLTA - Eppure la sua scalata non è stata né facile né priva di stop e momenti difficili, anzi. Classe 2004, come detto, arriva in Italia nel 2021, lo accoglie Sinisa Mihajilovic e nel maggio di quell’anno, sul finire del campionato, lo butta dentro. Il suo esordio contro il Genoa passa però in sordina poiché nella stessa gara il compianto allenatore fa debuttare anche Windsom Amey che rompe il record di più giovane debuttante nella storia della Serie A. Passare inosservato, sotto traccia, sarà un leitmotiv dei suoi primi anni di carriera. Sembra infatti l’inizio della sua ascesa ma si ferma lì. Nel giugno del 2023 è in scadenza di contratto e non trova l’accordo col club che di fatti lo lascia libero. Aveva giocato solo 2 partite in prima squadra, 2 anni prima, mentre nel 2022-2023 non aveva mai messo il naso fuori dalla Primavera. Il ragazzo vuole giocare di più, tra i grandi, il Bologna sembra non crederci poi più di tanto. Passa un mese e lo svincolato Urbanski trova alla fine l’accordo per restare con i rossoblù: è la sliding doors della sua carriera.

    L'ESPLOSIONE - Prima con parsimonia, poi con massima fiducia, Thiago Motta lo inserisce sempre di più nei suoi meccanismi e alla fine dell’annata – una di quelle che resteranno nella storia con la qualificazione in Champions League – il bilancio è molto lusinghiero. Gioca 25 partite tra Serie A e Coppa Italia, quasi mille minuti, molti di più di giocatori che gli partivano decisamente avanti nelle gerarchie, sui quali c’erano più aspettative e si era speso di più. Il pupillo di Thiago Motta ora è diventato quello di Vincenzo Italiano – non sarà un caso se, cambiano gli allenatori, ma lui trova sempre spazio. L’ex Fiorentina lo ha paragonato a Bonaventura, lui intanto si è travestito da Ferguson per incornare la sua prima gioia personale in Serie A. E sarebbe potuta arrivare anche la doppietta se una sua girata al volo non fosse finita a lato di poco.

    IL FUTURO - Segnali che questa sarà la stagione in cui di lui si accorgeranno tanti altri, oltre a Moratti. A fine estate hanno bussato a Bologna, un paio di importanti club turchi. D’altronde a 20 anni Urbanski ha debuttato già in Champions League, è stato tra i candidati al Golden Boy 2024 ed è ormai un titolare della sua nazionale, con la quale ha debuttato a giugno, appena prima di strappare la convocazione per gli Europei. In Germania è sceso in campo in ogni gara dei suoi, giocando anche dal primo minuto l'ultima contro la Francia. Un battesimo del fuoco che si è confermato poi nel post Europei: due partite di Nations League, due titolarità e il salto di qualità anche nelle gerarchie polacche. Chi lo ferma più…

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