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Ungheria, Rossi: 'Rendiamoci conto di chi siamo. Non avevo vendette da consumare, ma ci tenevo a fare bene qui'
ORGOGLIOSO DELLA SQUADRA - "L'avevo già detto e lo ripeto: chiedo ai miei ragazzi di dare il massimo in campo, di produrre il massimo sforzo possibile e di lavorare nei club anche extra allenamento per poter dare di più in Nazionale. Quando fanno questo, per me escono dal campo a testa alta. E quando succede, i nostri tifosi ce lo fanno capire subito cantando l'inno. Poi io ci tenevo a fare bella figura in Italia: non perché avessi vendette da consumare, ma perché sono italiano e fiero di esserlo. Al contempo, sono anche contento che l'Ungheria sportivamente mi abbia adottato e mi sostenga. Ringrazio i ragazzi, anche se abbiamo perso. Qualcuno non si è espresso al meglio e per poter fare risultato contro queste squadre o giochiamo tutti e undici in maniera quasi impeccabile o altrimenti è difficile".
NIENTE CAMBI RISPETTO ALL'INGHILTERRA - "Perché, come si è visto nel secondo tempo, non c'erano problemi fisici. Nella ripresa siamo cresciuti dal punto di vista della condizione, non si è visto nulla che facesse pensare a una stanchezza. Credevo che potessero giocare due partite a distanza di tre giorni. Qualcuno ha pagato un po', ma non era prevedibile prima. Abbiamo fatto i cambi quando si potevano fare e bisogna avere la pazienza di poter aspettare questi cambi che non sono allo stesso livello di chi sta giocando. Facciamo crescere i giovani, facciamoli maturare e facciamo crescere anche chi giovane non è ma deve migliorare comunque".