Ungheria, Rossi: 'Non possiamo giocare come la Turchia, coi calcioni in avanti. Atteggiamento sbagliato'
Marco Rossi, commissario tecnico dell'Ungheria, parla in tv prima dell'inizio degli Europei per la sua squadra, nel girone della morte con Francia, Germania e Portogallo: "La cosa principale è cercare di avere le idee chiare dal punto di vista tattico. Bisogna avere un piano di gioco, cercare di seguirlo anche nei momenti di difficoltà e questo devo dire che siamo riusciti a farlo in queste partite di avvicinamento all'Europeo, spareggi compresi. I ragazzi non hanno bisogno che gli vengano offerte motivazioni particolari, sentono l'importanza di queste partite. Giocheremo probabilmente di fronte a 60mila persone e questo fatto di per sé, oltre al fatto di rappresentare un Paese così importante dal punto di vista della storia calcistica come l'Ungheria. E’ vero che l'Ungheria negli ultimi anni ha perso appeal ma, ogni qualvolta entriamo in campo, non dobbiamo dimenticarci di chi rappresentiamo e cosa è stata l'Ungheria nella storia del calcio". COL PORTOGALLO - "Credo che di particolare non penso ci sia molto da preparare. Nel calcio penso che ci siano dei chiari rapporti di valori. Se una squadra sulla carta è molto più forte di te, è difficile pensare che non una mossa puoi complicargli la vita. Io penso che potremmo creare delle difficoltà al Portogallo, possiamo giocarci le nostre carte se riusciremmo ad essere squadra. Se dovessimo avere l'atteggiamento della Turchia ieri sera, e cioè ogni volta che entrava in possesso del pallone cercava di tirare dei calcioni in avanti, prima o poi faremo la loro fine contro l'Italia".