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    Under 21, Nicolato: 'Lucca non è al top, tante attenzioni non semplici da gestire. Colombo e il 4-3-3 senza ali...'

    Under 21, Nicolato: 'Lucca non è al top, tante attenzioni non semplici da gestire. Colombo e il 4-3-3 senza ali...'

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    Il ct della Nazionale Under 21, Paolo Nicolato, ha presentato in conferenza stampa la sche domani vedrà l'Italia affrontare a Monza (fischio d'inizio a partire dalle 17.30) la Svezia, fondamentale per la vetta del girone di qualificazione ai prossimi Europei.

    CONTINUITA' - "L'obiettivo nostro è dare continuità. A questa età sèero che possano fare un''altra prestazione importante. Non possiamo continuare a cambiare, vogliamo iniziare un filone".

    LA SVEZIA - "Quella contro la Svezia nel precedente biennio è stata l'unica partita che abbiamo perso nel percorso di qualificazione. Era difficile in quel contesto essere competitivi. Il campionato doveva ancora iniziare, loro avevano 10 gare a disposizione. Ora la situazione è diversa. Possiamo aspettarci dal punto di vista fisico una prestazione di livello. Anche se sicuramente qualcosa lo soffriamo sempre".

    STRATEGIA - "Mi aspetto una partita di buon livello e di alto livello. Ci saranno tante partite diverse all'interno della stessa e dovremo saper attaccare bene e difendere bene contro una squadra che fa un gioco molto propositivo. Queste sono le partite che ti fanno crescere, così come l'ultimo quarto d'ora contro la Bosnia. A questo livello non c'è nulla di scontato".

    PROBLEMATICHE - "Questa è una squadra molto giovane. Magari giochiamo contro la Svezia che spesso porta ragazzi al limite di età. Noi in questo biennio abbiamo scelto giocatori molto giovani e va sottolineato e gli va data la possibilità di sbagliare. Non dobbiamo soffermarci troppo sugli errori. Sono molto soddisfatto degli ultimi 10 giorni. A lungo termine questa squadra mi piace. Questo non vuol dire che ci sia garanzia di risultato".

    PUBBLICO - "Il pubblico? Vedremo come reagirà. Lo sport vive di emozioni e soprattutto quando sei in casa con il pubblico al tuo fianco è impagabile e agevola l'approccio. Non mi aspetto nulla, ma mi auguro ci sia maggior partecipazione anche se l'orario in un giorno lavorativo è difficile. Spero per i ragazzi ci sia più gente possibile".

    SCONTRI DIRETTI - "Le squadre che possano giocarsi la qualificazione siamo noi, la Svezia e l'Irlanda. Tutti gli scontri diretti hanno il loro peso anche se al momento non sono decisivi. Abbiamo l'ambizione di portarli a nostro favore. Tutti stanno trovando degli ostacoli. Dobbiamo stare su con le antenne".

    LUCCA - "Ci abbiamo lavorato poco perchè l'abbiamo tenuto un attimo a parte perché ha qualche problemino fisico che va valutato a inizio partita. Sia noi che lui abbiamo bisogno di capirci. L'ambiente internazionale è diverso da quello italiano e non è facile per un ragazzo che ha 5/6 partite in Serie B confrontarci con un calcio diverso. Va valorizzato al meglio per le sue caratteristiche, ma ci vorrà tempo. Stiamo cercando di fare una gestione che ci consenta di metterlo in campo. Non è facile anche emotivamente per lui dato che sta vivendo un momento in cui è attenzionato da tanti".

    SVEZIA - "La Svezia è prettamente tipica dal punto di vista della scuola calcio nord europea. Il loro calcio lo fanno bene, ha molta gamba con qualche individualità spiccata soprattutto davanti. I loro ragazzi sono uomini perché per un fatto culturale tendono a lasciare casa in tempi più brevi dei nostri". 

    FINALIZZAZIONE - "Bisogna banalmente essere più cinici. ​La conclusione in porta è l'atto finale. Non si vince a punti come nella box, ma da quante volte butti la palla in gol. Bisogna dare importanza a quei palloni lì. Quando poi la partita perde di ordine può succedere di tutto, anche perché la difficoltà con una squadra con tanti 2001 e 2002 è tanta".

    ESTERNI - Di ali non ce ne sono, non è che non li convoco io. Da questo partiamo con la scelta dei giocatori e a parte Cancellieri che è un'ala pura
    ci sono giocatori con caratteristiche adattabili come Vignato che però è più rifinitore e come Colombo che si può adattare bene sull'esterno. Non è un 4-3-3 pensato per andare sugli esterni con le ali. Giocando con una punta a cui piacciono i cross e gli esterni che vengono dentro, ci devono arrivare ai terzini. In questo momento questo 4-3-3 atipico mi consente di mettere in campo i giocatori più pronti. Potremmo giocare anche col 3-5-2, però mi toglierebbe dal campo giocatori che considero pronti per giocare".

    DIFESA - "La differenza fra la prima finestra e la seconda è che durante la prima avevo bisogno di vedere quante più opzioni possibili. Sia Carboni che Pirola sono degli ottimi giocatori, mi sembra che gli ultimi due siano in ottime condizioni, ma ci sarà modo di variare. Abbiamo raggiunto un certo tipo di equilibrio e credo che dovremo lavorare e perseguire quella direzione. Non si può stravolgere sempre, dobbiamo insistere per migliorare".

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