Under 19 Lega Pro, Pitrolo a CM: 'Germano piace a club di Serie A'
L'Under 19 di Lega Pro ha messo il sigillo sul torneo internazionale di Dubai: è ancora viva l'immagine della festa azzurra allo stadio dell'Al Nasr di Dubai, con la coppa alzata al cielo consegnata da Fabio Capello e da Fabio Cannavaro. Ai microfoni di Calciomercato.com, parla Archimede Pitrolo, vicepresidente della Lega Pro, un dirigente molto attento alle politiche di valorizzazione dei giovani.
Qual è il bilancio di questa avventura?
"Il bilancio è sicuramente positivo, non solo per il risultato, sei gare e sei vittorie, compresi due match contro avversarie europee, il Lens e il Birmingham. Abbiamo fatto il nostro dovere, mettendo in luce anche dei ragazzi interessanti. Ma al di là degli aspetti sportivi, c'è anche l'aspetto sociale e culturale della nostra trasferta. E' stato importante far conoscere a ragazzi di 18-19 anni questo mondo, per la loro formazione sociale e culturale. Oltretutto, la trasferta a Dubai è servita anche per far conoscere la Lega Pro anche in questa parte del mondo".
Fra i protagonisti di questa Under 19, e più in generale nel campionato di Lega Pro, c'è qualche ragazzo destinato ad avere successo anche in Serie A?
"I ragazzi di questa Under 19 sono tutti all'altezza. Con l'obbligatorietà, da parte dei club, di far giocare un certo numero di giovani in campionato, per Giorgio Veneri e Carlo Ripari c'è molta più possibilità di scelta rispetto al passato. I giovani sono la nostra missione, è l'unico modo che abbiamo per salvare questa categoria. La Lega Pro deve puntare sui giovani, è la sua missione, ed è anche salutare per i bilanci. Faccio alcuni esempi, e così rispondo alla domanda su chi ha delle possibilità di far bene anche a grandi livelli: Manuel Fischnaller, 20enne attaccante tutto di proprietà del Sudtirol, c'è Alberto Masi, della Pro Vercelli, c'è Daniele Casiraghi, gioiello della Tritium, e, infine, c'è Umberto Germano, della Pro Vercelli, che so essere nel mirino di squadre di Serie A".Per lei questa Under 19 è anche un motivo di grande soddisfazione a livello personale.
"Sì, da anni curo il regolamento giovani e seguo la rappresentativa: mi piace e ci credo. Porto avanti le nostre ragioni e i nostri progetti in Consiglio Federale, anche nei confronti dell'AIC, secondo la quale troppi giovani rischiano di togliere il posto ai giocatori maturi, già formati. Ma, ripeto, la nostra missione sono i giovani, specialmente se italiani".