Quasi tutte le società professionistiche, in Italia, applicano come si deve quella normativa che, da diversi anni, le obbliga a spalancare i cancelli agli under 14: chi è sotto quell'età può accedere allo stadio per le partite gratuitamente, se accompagnato da un adulto pagante, e tale obbligo vale per almeno la metà della gare casalinghe che si svolgono nel corso di una stagione sportiva. In tanti, però, vanno oltre la costrizione legale e la estendono a tutte le gare, per l'intero campionato.

Non così il Torino, che fino a poche settimane fa ignorava semplicemente tale obbligo. Una petizione nata sul web (dal Toro Supporters Network) ha fatto pressione perchè la stortura cessasse, e - grazie anche all'interpellanza del consigliere comunale Vittorio Bertola - presso quel Comune che era e rimane peraltro proprietario dello stesso Stadio Olimpico, venne annunciato che anche il club di Cairo aveva ottemperato ai propri doveri, e ben volentieri.
Ma dopo pochissimo tempo bisogna purtroppo ritrattare la notizia, almeno in parte, sulla base di quanto riporta oggi Quotidiano Piemontese, In buona parte, in verità. Per la gara interna di dopodomani contro la Sampdoria, infatti, il Torino Fc ha sì messo a disposizione i biglietti gratuiti, ma sono solamente 100. Sono tutti confinati nella Curva Primavera. E sono tutti disponibili unicamente per chi li prenota online. Una serie di vincoli, quelli stabiliti dalla società e che si leggono sulle colonne di QP, che la legge assolutamente non prevede. Un inspiegabile autogol mediatico da parte del Torino, che al contempo costituisce anche una violazione di legge.