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Una Roma Felix: Mourinho supera la Juve e sorride. In attesa del mercato
Il Genoa neppure al 13° turno è riuscito a confezionare la sua prima vittoria casalinga della stagione, e questo aiuta a capire il momento complicato assai che sta vivendo. La Roma, dopo aver beccato tre reti in casa del Venezia, che fino a quel momento ne aveva segnate soltanto 8 in undici gare, a Genova ha raccolto - senza soffrire nella fase di non possesso - due volte il pallone nella porta di un Genoa che si è presentato in campo ridotto ai minimi termini per via di infortuni a raffica: il giudizio complessivo sulla squadra di Mou non è (ancora) scintillante, ma se non altro i giallorossi hanno ricominciato a marciare verso l'alto (hanno superato in classifica Lazio, Fiorentina a e Juventus) in attesa di un mercato che (forse) dovrebbe garantire al portoghese un po' più di serenità.
In avvio di partita, la Roma si è presentata con la difesa a tre già esibita a Venezia e con Zaniolo in panchina. La scelta per dare corpo al centrocampo, tenendo Pellegrini alle spalle delle due punte, Abraham e Shomurodov, è ricaduta su Mkhitaryan. Tutto questo per l'assenza di Cristante e Villar, fermati dal Covid. Il primo Genoa di Sheva, per scelta e per obbligo, è apparso molto compatto, un po' impaurito e con un sistema piuttosto difensivo, e con Pandev in attacco al fianco di Ekuban. La Roma ha fatto da subito la partita, anche se talvolta con un passo fin troppo felpato, arrivando vicina al gol almeno in un paio di occasioni sempre con l'ex Shomurodov. Il gol l'ha trovato Mkhitaryan, ma l'arbitro Irrati gliel'ha annullato per un tocco di mano di Abraham sul tiro dell'armeno. Per un tempo, il Genoa è stato praticamente a guardare cercando di far male alla Roma negli spazi alle spalle della linea difensiva, ma Rui Patricio non ha dovuto effettuare alcun intervento.
Stesso copione nella ripresa, con la Roma proiettata costantemente in avanti, forse con una marcia più veloce rispetto al primo tempo, e il Genoa si è dimostrato ancora timido e fermo soltanto a difendersi (unica occasione per Sturaro, bravissimo El Shaarawy in fase difensiva). Poi la svolta: fuori Shomurodov e dentro Felix Afena Gyan. E da quel momento in poi, i tre punti hanno preso la direzione della Capitale. Percussione centrale di Mkhitaryan (brillante assai, come El Shaarawy) e assist comodo per il ghanese: destro piazzato in diagonale e Sirigu battuto. Infine, in pienissimo recupero, gioiello di Felix con un fenomenale destro a giro da fuori area. E Roma in festa. Una Roma... Felix. Mourinho può tornare a sorridere.
Genoa-Roma 0-2 (primo tempo 0-0)
Marcatori: 37’ e 49’ st Afena (R)
Assist: 37’ st Mkhitaryan (R)
Genoa (3-5-2): Sirigu; Biraschi (39’ st Bianchi), Vasquez, Masiello; Sabelli (39’ st Ghiglione), Sturaro (45’ st Buksa), Badelj (45’ st Galdames), Rovella, Cambiaso; Ekuban, Pandev (18’ st Hernani). (A disp: Marchetti, Semper, Vanheusden, Behrami, Serpe, Touré, Portanova) All. A. Shevchenko.
Roma (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Kumbulla (42’ st Smalling), Ibanez; Karsdorp, Pellegrini (48’ st Bove), Veretout, El Shaarawy; Mkhitaryan; Shomurodov (30’ st Afena), Abraham. (A disp: Fuzato, Perez, Reynolds, Mayoral, Zaniolo, Diawara, Darboe, Zalewski, Tripi). All. J. Mourinho.
Arbitri: M. Irrati di Pistoia. Assistenti: Tegoni-Di Gioia. IV Uomo: Manganiello; Var: Pairetto; Avar: Alassio.
Ammoniti: 32’ pt Cambiaso (G), 40’ pt Veretout (R); 9’ st Badelj (G), 33’ st Sabelli (G), 45’ st Afena (R).
Spettatori: 14.667 per un incasso di 317.255 euro.