Una lezione da 6.500 dollari!
Se volete giocare a golf, il primo passo è quello di prendere un maestro. Lo stesso si può dire per il tennis, gli scacchi e potremmo andare avanti per molto. Per il poker vale questa regola del "maestro"? La risposta è "NI". No nel senso che il gioco in questione è abbastanza intuitivo e non serve usare strane impugnature o correggere la postura, Si nel senso che per diventare giocatori vincenti ci si deve confrontare con chi ha più esperienza di noi e ci può insegnare qualcosa. Come abbiamo detto varie volte, lo scambio di opinioni è la base per ogni giocatore che si definisca tale.
Ora immaginate di essere dei tennisti della domenica. Scoprite che Roger Federer, Novak Djokovic e Rafa Nadal si sono proposti come maestri di tennis. Quanto sareste disposti a pagare per un paio d'ore di lezione con uno di loro?
L'esempio fatto ci riporta a quello che oramai è diventato un lavoro "derivato" dall'essere (bravi) pokeristi. Il "Coaching": sempre più giocatori si offrono come insegnanti di questa o quella disciplina (tornei, sit, cash etc). E le tariffe possono variare da una cinquantina di euro all'ora fino a salire a 200 o 300 euro. Come è ovvio che fare qualche lezione con Federer non faccia di voi il prossimo vincitore di Wimbledon, così anche il coaching pokeristico non garantisce una pioggia di vincite. I coach analizzano il vostro gioco, scoprono i vostri difetti e cercano di correggerli, simulano varie situazioni di gioco e vi esoratano a prendere le decisioni giuste (sotto il profilo matematico). C'è da dire che è molto più semplice vincere un torneo di poker che Wimbledon quindi non disperate.
C'è chi però del coaching ha fatto un business a 360° coinvolgendo pokeristi di fama mondiale come Tom "Durrrr" Dwan e Patrik Antonius. L'idea è venuta ad una delle menti più brillanti del pamorama pokeristico americano: Brandon Adams. Adams ha pensato ad un sito che potesse facilitare accordi e lezioni tra eminenti personaggi e alunni. Da qualche mese la sua piattaforma, Expert Insight, conta già tantissimi coach. E non solo per il poker: musica, scacchi, economia, giornalismo, sport vari, programmazione e tutto quello che fa girare l'ecomonia moderna.
Ma veniamo ai prezzi: il maestro più caro del sito è Tom Dwan. "Durrrr" accetta di fare un'ora di lezione alla modica cifra di SEIMILA E CINQUECENTO DOLLARI. Più "economico" Patrik Antonius che ne chiede "solo" 6.000 all'ora. Non pensiate però che gli alunni non si propongano. Chi gioca regolarmente ad alti livelli può permettersi di imparare dai migliori e soprattutto di apprendere al meglio gli insegnamenti. Comunque ci sono anche pokersiti davvero più arrivabili in termini monetari. Lo stesso Brandon Adams, che è richiestissimo dai pokeristi famosi (tra cui ache Durrrr) per lezioni di finanza e gestione patrimonale, ha un tariffario di 300 dollari l'ora. Il meno costoso invece è Phil Gordon che si accontenta di 150 dollari l'ora.
L'idea di questo sito si è rivelata vincente anche per la comodità di fruizione dello stesso, sia dei maestri che degli alunni. Le video lezioni si svolgono attraverso la piattaforma web e questo garantisce decisamente quella privacy che viene sempre più spesso a mancare. Durrrr quindi non dovrà lasciare numeri di telefono o contatti messenger a nessuno. Anche i pagamenti avvengono con un click e nella più totale sicurezza.
Oltre ai maestri di flop turn e river c' è anche un Premio Nobel tra i coach: se vi avanzano 5.000 dollari (all'ora) potete prendere appuntamento con Gary Becker, premio Nobel per l'economia nel 1992 e insignito nel 2007 della medaglia presidenziale della libertà.
Altrimenti ci sono i sempre i cari vecchi libri....