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Una contraddizione chiamata Wenger: vuole il Mondiale ogni due anni, ma anche meno partite. La salute dei calciatori...
Chiaro, semplice, e anche condivisibile, no? Se non fosse però che Wenger è anche il principale propugnatore del progetto del 'Mondiale ogni due anni', un obiettivo che ci sembra in netto contrasto con le affermazioni precedenti. E quindi, come un novello 'Dr.Jekyll e Mr. Hyde', Wenger cambia volto e dice: "Abbiamo deciso di riorganizzare il calendario internazionale delle partite perché 166 Paesi ci hanno chiesto di organizzare il Mondiale ogni due anni. Vediamo se si potrà cambiare o no perché siamo in una democrazia, ma sono convinto che il mio piano sia quello giusto".
Spiegacelo meglio, Arsene, perché così non lo capiamo. Ci viene solo in mente che hai parlato a Doha, terra degli sceicchi e sede dei prossimi Mondiali. E immaginando un Mondiale ogni due anni l'unica cosa a cui riusciamo a pensare è il fruscio delle banconote per gli organizzatori, più che la salute dei calciatori.