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Una brutta Inter batte il Dortmund col minimo sforzo: meno male che c'è Lautaro
SCOSSA LAUTARO - Come era già successo, infatti, nell’esordio in Champions contro lo Slavia Praga, l’Inter parte male, concedendo spazio e iniziativa al Borussia che però non ne sa approfittare, perché il palleggio dei tedeschi è sterile. Lenta nell’impostazione, senza la regia dell’infortunato Sensi, con passaggi sempre orizzontali dei tre centrali Gagliardini, Brozovic e Barella che favoriscono il piazzamento dei difensori avversari, la squadra di Conte non mostra la grinta del suo allenatore che si sbraccia invano dalla panchina. E così i primi venti minuti sono di una noia mortale, senza nemmeno un tiro in porta da una parte e dall’altra, o almeno un’emozione. Improvvisamente, però, dopo 22’ ecco la scossa che non è il frutto di uno schema ma un’invenzione di Lautaro Martinez, bravo a scattare sul filo del fuorigioco per controllare di petto un lancio in profondità di Godin e ancora più bravo a girare di destro alle spalle del portiere Burki. Convalidato dal Var, questo è il suo quinto gol nelle ultime quattro partite, tra campionato e Champions, in cui l’argentino è sempre andato a segno.
BRIVIDO SANCHO - Nemmeno questo gol, però, cambia il senso della partita che rimane bloccata, perché l’Inter non accelera, accontentandosi di controllare il vantaggio, lasciando sempre isolato e disoccupato Lukaku. Il Borussia prova ad attaccare, spinto soprattutto da Witsel, ma Brandt l’unica punta avanzata nel 4-2-3-1 di Favre non riceve mai un pallone decente. Come era successo all’Inter, però, anche il Borussia improvvisamente ha l’occasione per segnare, nell’unico minuto di recupero concesso nel primo tempo, quando il diciannovenne Sancho dalla destra fa partire un preciso diagonale che Handanovic devia con la consueta bravura.
SORPRESA ESPOSITO - La ripresa rispecchia lo stesso noioso del primo tempo, perché l’Inter fatica a verticalizzare la manovra, sfruttando le fasce laterali soltanto a tratti con Candreva, mentre Asamoah preferisce arretrare sulla sinistra, in linea con Godin, De Vrij e Skriniar, per bloccare le incursioni del suo dirimpettaio Hakimi. E allora visto che il gol di Lautaro rimane l’unica conclusione nello specchio della porta e soprattutto visto che Lukaku non entra mai in partita, al contrario del vivacissimo Lautaro, Conte toglie il gigante belga per lanciare nella mischia il diciassettenne Esposito. Per nulla emozionato per il suo debutto in Champions, il ragazzino si fa subito vedere sulla sinistra, raccogliendo i primi applausi della sua carriera. Non sono i primi e non saranno gli ultimi, invece, gli applausi che riceve Handanovic, bravissimo a respingere una conclusione di Brandt. E così, fino a questo punto, è proprio lui il portiere più impegnato, perché poco dopo Lautaro sfiora soltanto il palo con un altro spunto da grande attaccante, smarcato da un raro cross di Asamoah.
REGALO PERICOLOSO - L’argentino avrebbe la ghiotta occasione per rifarsi dal dischetto, perché Esposito riesce a procurarsi un rigore resistendo alla marcatura di Hummels che però lo atterra. Dopo aver trasformato il rigore domenica scorsa contro il Sassuolo, stavolta però l’argentino calcia male e Burki può compiere la prima vera parata della serata. Con dieci minuti ancora da giocare è un regalo pericoloso offerto al Borussia che si getta nella metà campo nerazzurra per pareggiare. Ma proprio nel momento psicologicamente più difficile, l’Inter scaccia la paura con uno spettacolare contropiede avviato da Brozovic e rifinito da Candreva con una fuga sulla destra e il pallone scagliato con forza alle spalle del portiere. Quando si dice il massimo risultato con il minimo sforzo.
IL TABELLINO
Inter-Borussia 2-0
Marcatori: 22’ Lautaro, 44’ s.t. Candreva
Assist: 22’ de Vrij, 44’ s.t. Candreva
3-5-2 - Inter: Handanovic; Godin, de Vrij, Skriniar; Candreva, Gagliardini, Brozovic, Barella, Asamoah (dal 35’ s.t. Biraghi); Lukaku (dal 17’ s.t. Esposito), Lautaro (dal 45’ s.t. Borja Valero).
3-4-3 - Borussia: Burki; Akanji (dal 29' s.t. Laren), Weigle, Hummels; Hakimi; Witsel, Delaney (dal 20’ s.t. Dahoud); Schulz; Sancho, Brandt, Hazard (dal 39’ s.t. Guerreiro),
Ammoniti: Brozovic (I), Barella (I), Weigl (B), Hummels (B), Candreva (I)
Espulsi:
Arbitro: Anthony Taylor