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    Un Torino competitivo per convincere Cerci a restare

    Un Torino competitivo per convincere Cerci a restare

    • Andrea Scappazzoni

    Si è parlato tanto di cambio di modulo per il Torino di Ventura nel prossimo campionato, ma se così fosse i granata andrebbero a perdere quasi certamente Alessio Cerci. Già, perché nel 4-2-4 l'esterno può giocare nel suo ruolo, mentre nel 5-3-2 (che potrebbe diventare un 3-5-2) Cerci non si troverebbe così a proprio agio. Può anche darsi che l'idea di Ventura di cambiare modulo sia dettata dalla certezza - per ora solo sua - che l'esterno non farà parte della rosa dell'anno prossimo: in questo modo il tecnico avrebbe ovviato ad un problema, pur generandone altri in sede di mercato, dove il d.s. Petrachi dovrà andare a cercare nuovi profili di giocatore da inserire all'interno di un contesto tattico molto diverso da quello utilizzato per la maggior parte di questi due anni.

    Cerci però è un elemento che i tifosi considerano essenziale per il Toro del futuro; un Toro che vuole crescere e ambire a posizioni di classifica diverse da quella ottenuta quest'anno. Lasciar partire Cerci significherebbe trasmettere un segnale negativo all'ambiente, per quanto ogni assenza sia colmabile: occorre dunque l'opera di convincimento di Ventura nei confronti del giocatore e uno sforzo economico da parte della società, che deve accelerare l'intesa con la Fiorentina, prima che i club interessati all'esterno bussino davvero alla porta per strapparlo irreversibilmente al Torino.

    Non è nemmeno escluso che Cerci decida di propria spontanea volontà di restare, ma è chiaro che per arrivare a questo occorreranno segnali chiari dalla dirigenza granata: i 'big' di questa rosa pretendono un Torino competitivo per la prossima stagione. Solo così si convinceranno di restare, per lottare per questa maglia, ritagliandosi spazi importanti e una visibilità che può far bene a loro e ai granata stessi.

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