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Un po’ Crespo un po’ Aguero: Lautaro Martinez è il Re di Milano
I NUMERI - Che Lautaro non sia una comune lo raccontano i numeri: 101 gol, per l’appunto. Ma non è tutto. Il “Toro”è il calciatore argentino che ha segnato di più dopo il ritorno dai Mondiali, 19 centri. Distaccati ci sono Messi a quota 12, Alvarez a 10, Dybala a 9 e Di Maria a 8. Con la doppietta contro la Fiorentina, Lautaro aggancia Crespo e Milito al secondo posto (4 gol) dei calciatori che hanno segnato di più con l’Inter nelle finali nel 21esimo secolo. Al primo posto c’è un mostro sacro come Eto’o, a 6 gol.
INTOCCABILE - Uno così bisogna tenerselo stretto, più di ogni altro. Ha ragione Marotta, non esistono incedibili, ma forse Lautaro vale un’eccezione. In qualche modo, nei trofei alzati dall’Inter, c’è sempre la zampata dell’argentino. Fondamentale per gli equilibri della squadra, perché oltre ai gol c’è il sudore che lascia in campo e anche gli assist che serve ai compagni. Esempio eclatante all’Olimpico di Roma, dove prima della doppietta che ha steso la Viola, Lautaro aveva mando in porta prima Dumfries e poi Dzeko. La sede di viale della Liberazione si arricchisce di un nuovo trofeo, la nona Coppa Italia della storia nerazzurra. Sulla targhetta c’è una firma speciale: Lautaro Martinez.