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    Un po' Bolt, un po' Alaba: Davies brilla col Bayern e fa piangere il papà

    Un po' Bolt, un po' Alaba: Davies brilla col Bayern e fa piangere il papà

    • Angelo Taglieri
    "I want it that way". Voglio che sia così. E così è stato. Alphonso Davies voleva solo giocare a calcio, scappato da una Liberia vittima di una guerra fratricida e stellina di una MLS incantata dai suoi record, e a calcio sta illuminando l'Europa. 20 anni a novembre, alla sua seconda stagione al Bayern Monaco, l'esterno canadese brucia le tappe anche in Champions League, dopo averlo fatto oltreoceano. Nato esterno offensivo, trasformato in terzino sinistro (modernissimo) dai bavaresi, è stato tra i grandi protagonisti della vittoria di Stamford Bridge contro il Chelsea. Lo stesso Chelsea di cui il papà è tifoso. 

    EREDE DI ALABA? - Un treno, lì a sinistra, questo teenager nato in un campo profughi a ​Buduburam, 44 km da Accra, Ghana, pronto ad accogliere chi scappava dalla Liberia, che preferirebbe giocare più avanti, nella posizione in cui brilla Gnabry per intenderci, ma che è diventato devastante nel ruolo che fu di Alaba. Ecco, Alaba: in scadenza nel 2021, sempre molto ricercato sul mercato, potrebbe salutare in estate. E il Bayern si crea il sostituto in casa. 

    COME BOLT - "​C'era qualcuno che giocava in Australia, ma non era poi così bravo col pallone..." Parole di Neur, di capitan Neuer, che paragona la velocità del giovane canadese, autore di un assist da urlo per il 3-0 di Lewandowski, a quella di Usain Bolt. Carota, ma anche un po' di bastone, com'è normale che sia per chi deve crescere ancora: "Alphonso ha giocato molto bene oggi. Dietro ho dovuto sgridarlo un po', ma ha fatto molto bene. Non elogiamolo troppo altrimenti non ne farà di più di partite così". Partite così, di quelle che fanno sognare in grande i propri tifosi e piangere quelli avversari. Come papà, Blue nell'animo e ammiratore di Drogba, al pari di Davies. Che però ha messo tutto da parte per volare sulla sinistra, annientare i ragazzi di Lampard e far correre il Bayern. Perché così doveva essere. E così è stato. Del resto, ​"I want it that way"...
       

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