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    Un po' Biglia, un po' Keita: Luis Alberto 'il principe' è la vera scoperta di Inzaghi

    Un po' Biglia, un po' Keita: Luis Alberto 'il principe' è la vera scoperta di Inzaghi

    • Alessandro Cosattini
    “Lo scorso anno si erano sentite voci su Luis Alberto, oggi ha dimostrato di essere un grande giocatore”. Così Simone Inzaghi, dopo la vittoria della Supercoppa Italiana, sul fantasista classe 1992 originario di San José del Valle. Luis Alberto Romero Alconchel è stata una delle più grandi sorprese della sfida di ieri contro la Juventus. Forse la più grande, perché Ciro Immobile e Sergej Milinkovic-Savic sono ormai delle certezze, l’anno scorso l’hanno dimostrato in lungo e in largo. Non è stata solo la sorpresa, ma anche la mossa vincente di Simone Inzaghi, che ha scelto lo spagnolo per sostituire Balde Diao Keita (non convocato) e Felipe Anderson (infortunato). Sette giorni fa, chi avrebbe mai detto che Luis Alberto sarebbe stato titolare in Supercoppa Italiana contro la Juve? Pochi, pochissimi, tra cui Simone Inzaghi, che ha sempre creduto nelle qualità del giocatore. 

    DIFFICOLTÀ INIZIALI - “Il primo anno a Roma è stato molto difficile - ha dichiarato Luis Alberto a Radio Onda Cero al termine della gara contro la Juventus di ieri -, solo la mia famiglia sa quanto. Il calcio è così, non conta solo l'aspetto calcistico, non basta soltanto continuare a lavorare, ma la testa deve star bene. Le cose ora sono cambiate, oggi è arrivata questa vittoria e grazie a Dio è andata bene”. Le cose ora sono cambiate, Luis Alberto è pronto per una stagione da protagonista con la maglia della Lazio. Il Principito Lucas Biglia se n’è andato, direzione Milan, un altro Principe è pronto a raccoglierne l’eredità, in mezzo al campo. Luis Alberto si porta dietro il soprannome di Principe elegante dal 2011, quando debuttò in prima squadra nel Siviglia. I tifosi andalusi rimasero affascinati dalle movenze del giocatore, arrivato alla Lazio l’anno scorso per sostituire Antonio Candreva. Luis Alberto, però, nella prima stagione è stato il “talento perenzoso”, cioè pigro, visto anche sui campi di Spagna. 

    IL RUOLO - Eterna promessa, talento mai esploso, forse a tratti persino incompreso. Ma non da Inzaghi, che l’anno scorso dopo il primo acuto in Serie A gol Genoa dichiarava: “Luis Alberto ha pagato lo scotto del nuovo campionato i primi 6 mesi, adesso tutte le volte mi mette in difficoltà e mi lascia dei dubbi. Deve continuare, è un valore aggiunto visto che ha molta qualità”. Quest’anno ancor di più, Luis Alberto è pronto a mettere in difficoltà Inzaghi. Durante il pre-season, lo spagnolo cresciuto nel settore giovanile del Siviglia è stato provato da regista, come alternativa a Lucas Leiva per sostituire il Principito, finito al Milan in questa finestra di mercato. Ottimi risultati, Luis Alberto ha dettato i tempi davanti alla difesa e si è assunto la responsabilità di battere tutti i calci piazzati. Un po’ Biglia, un po’ Keita, perché ieri lo spagnolo arrivato per 4 milioni di euro dal Liverpool è stato schierato con Milinkovic-Savic alle spalle di Immobile, nel 3-4-2-1 di Inzaghi. Chi si aspettava gli strappi del senegalese, ha trovato le giocate nello stretto di Luis Alberto. Dribbling, lanci col contagocce, passaggi in profondità, più assist che gol: questo è il nuovo Principe elegante di Roma. 
     

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