Un pari sudato e con polemiche
Un'impresa che entrerà nella storia del Cesena. In una stagione dove la ruota ha girato per lunghi tratti contro i bianconeri, il Cavalluccio è riuscito nella rimonta di segnare ben due reti in soli sei minuti, tutte nel recupero, strappando un pari che potrebbe rivelarsi davvero prezioso. "E' stata una partita vera, giocata con grinta - spiega Massimo Ficcadenti -. Sapevamo che il Palermo avrebbe messo tanta voglia all'inizio, poi c'è stata la nostra reazione. La squadra non ha mai mollato, neanche in 10 contro 11. Il finale? Ci vuole serenità da parte di tutti, è chiaro che nella testa del giocatore possa scattare qualcosa. Bisogna avere la tranquillità di gestire, poi il passaggio da 2-0 a 2-2 ha creato qualche tensione. Credo che a noi è stato negato un rigore, perché il fallo su Malonga a mio avviso c'era. Ci sono stati tanti errori, perché c'era anche un fallo su Colucci prima dell'espulsione di Von Bergen. La prossima partita fondamentale col Bari non avremo 2-3 giocatori (Caserta, Sammarco e Von Bergen ndr.). Noi dobbiamo pensare a fare il massimo in campo, il resto non si può cambiare".
A rovinare la giornata bianconera (ma per la verità neanche troppo..) sono le dichiarazioni di Fabio Liverani, che punta il dito contro il portiere cesenate Alex Calderoni, reo, secondo il centrocampista, di aver provocato la panchina del Palermo in occasione del gol del 2-2 finale.
"Da quando gioco a calcio esulto con i miei compagni quando la mia squadra segna - spiega - Calderoni e' venuto nella nostra panchina e ha gridato 'fenomeni' - spiega Liverani - non c'era nessun motivo, hanno pareggiato e dovevano essere contenti per quello. Quando uno non è abituato a giocare a certi livelli...".