ANSA
Un Paese alla fame: 4 milioni di italiani costretti a chiedere aiuto per mangiare, sono il doppio di un anno fa
E' la punta dell'iceberg, rileva la Coldiretti, della difficoltà in cui si trova un numero crescente di persone costrette a ricorrere alle mense dei poveri e ai pacchi alimentari. Tra gli indigenti, prosegue la nota, il 21% ha meno di 15 anni, quasi il 9% ne ha oltre 65 anni e il 3% è senza fissa dimora.
Fra i nuovi poveri c'è chi ha perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, persone impiegate nel sommerso che non hanno sussidi o aiuti pubblici, lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie fermate dalle limitazioni imposte dalla pandemia di Covid-19. Sono aumentate anche le iniziative di solidarietà, con molte organizzazioni attive nella distribuzione di alimenti e 10.194 strutture periferiche, tra mense e centri di distribuzione, promosse da 197 enti caritativi.
La novità di quest'anno è tuttavia il crescente impegno da parte di singoli, famiglie, aziende, enti e associazioni non ufficialmente dedicati alla solidarietà. Quasi 4 italiani su 10 (39%) hanno infatti dichiarato di partecipare a iniziative di solidarietà per aiutare chi ha più bisogno.Con le feste di fine anno gli agricoltori della Coldiretti hanno distribuito oltre 5 milioni di chili di prodotti tipici italiani.
"Con la spesa sospesa - ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche. Il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza diventi un impegno strutturale che aggiunge valore etico alla spesa quotidiana degli italiani".