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Un Napoli spento fa solo 0-0, ma avvisa il Milan: Osimhen c'è
ROTAZIONE DA CHAMPIONS - La necessaria rotazione di Spalletti, seppur ridotta nel numero (cinque cambi dalla Champions a oggi) rispetto a quella totale di Pioli a Bologna, ha appesantito la manovra e indebolito il Napoli che già a Lecce, nonostante la vittoria, non aveva toccato le solite cime spettacolari. E’ ovvio che Demme, appena 24' in questa stagione, non può dare alla regìa la stessa rapidità né la stessa incisività di Lobotka. Peraltro Duda, marcandolo a uomo, lo ha spinto ancora più lontano dal resto della squadra.
DIFESA ORGANIZZATA - Il Verona ha approfittato dei disagi napoletani, resi più evidenti dall’impalpabile presenza di Raspadori al centro dell’attacco, e si è sistemato tutto nella propria metà campo, schierandosi a 4 in difesa con Lasagna esterno destro. L’organizzazione difensiva della squadra di Zaffaroni ha tolto ogni spazio al lento attacco napoletano che ha chiuso il primo tempo senza una vera occasione da gol e con appena tre tiri verso la porta di Montipò, mai impegnato seriamente. Era tutto molto preciso nel Verona con Tameze una spanna sopra gli altri per dinamismo, lucidità e intelligenza tattica. Quando ne aveva la possibilità, i veneti partivano in contropiede e la parata meno banale dei primi 45' è stata una respinta di Meret su un sinistro potente di Lasagna.
NON ERA IL VERO NAPOLI - Ha iniziato bene Politano costringendo Ceccherini a prendere un’ammonizione dopo meno di un quarto d’ora. Per evitare sgradite sorprese Zaffaroni ha spostato poco dopo Dawidowicz a sinistra e Ceccherini a destra contro lo sbiadito Lozano che, vale la pena ricordarlo, non segna e non fa assist da 13 partite. Con Kvaratskhelia, Osimhen, Zielinski e Lobotka in panchina, non c’era pressione, non c’erano spazi, il Napoli stentava a fare il Napoli e lo 0-0 prima dell’intervallo era il risultato esatto per quanto era accaduto al Maradona.
KVARA E ZIELINSKI, TARDI... - I primi 20' del secondo tempo sono stati identici ai 45' del primo, palla al Napoli (che ha toccato l’80 per cento di possesso, record per questo campionato), difesa del Verona, zero occasioni. In quel periodo, esattamente al 5', c’è stato però un evidente errore di La Penna che ha graziato Ceccherini col secondo giallo, il fallo su Lozano era da ammonizione. Zielinski e Kvaratskhelia sono entrati al 20' al posto di Demme e Lozano. Tardi: due giocatori capaci di saltare l’avversario sarebbero stati utili già a inizio ripresa. Ha cambiato anche il Verona con Djuric per Gaich e Coppola per Ceccherini, poco dopo dentro anche Terracciano e Verdi.
E POI OSIMHEN - Solo quando Spalletti ha fatto entrare anche Osimhen il Napoli è tornato se stesso, aggressivo, arrembante, con tante soluzioni offensive. Il nigeriano è entrato a 20' dalla fine (recupero compreso) e in attacco la squadra di Spalletti si è svegliata. Di Lorenzo si è creato da solo una grande occasione, ma con tiro sballato. Poi Osimhen ha centrato la traversa con una mezza girata che ha fatto gridare al gol il Maradona. Il Verona adesso era davvero in affanno, ma alla fine ha avuto la più clamorosa delle occasioni per portare a casa non uno ma tre punti, solo che Ngonge, appena entrato, in contropiede si è trovato da solo davanti a Meret ma ha messo la palla fuori.
IL TABELLINO
Napoli-Verona 0-0 (primo tempo 0-0)
Marcatori: -
Assist: -
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Demme (19' s.t. Zielinski), Elmas (27' s.t. Lobotka); Politano (40' s.t. Zedadka), Raspadori (27' s.t. Osimhen), Lozano (19' s.t. Kvaratskhelia). All. Spalletti.
VERONA (3-4-1-2): Montipò; Dawidowicz, Hien, Ceccherini (20' s.t. Coppola); Faraoni (25' s.t. Terracciano), Tameze, Abildgaard, Depaoli; Duda (25' s.t. Verdi); Lasagna (41' s.t. Ngonge), Gaich (20' s.t. Djuric). All. Zaffaroni.
Arbitro: La Penna di Roma.
Ammoniti: 14' Ceccherini (V), 33' s.t. Terracciano (V), 45' s.t. Dawidowicz (V), 46' s.t. Kvaratskhelia (N), 49' s.t. Verdi (V).
Espulsi: -