Un giorno a CM: il racconto di un lettore
I ragazzi sono quanto di più normale un giornalista sportivo possa essere, comprese le fissazioni con le pronunce dei nomi e inquietanti conoscenze sulle date di nascita di giocatori giapponesi. Sono professionisti, ma non si prendono troppo sul serio, riuscendo a mantenere frizzante un lavoro di redazione.
Il frenetico battere sui tasti viene di tanto in tanto interrotto da una notizia di qualche tg sportivo in continuo scorrimento sugli schermi ai lati dell'open space: se le voci in tv, sempre tenute sotto controllo, catturano l'attenzione, il rumore dei tasti si fa più lento e man mano che si sente il profumo di una notizia, questa viene analizzata, passata al setaccio ed elaborata.
I telefoni squillano, dall'altra stanza si sentono le voci di Prandelli, dell'agente di Calleri, chiamato per sapere le ultime su una delle trattative calde dell'inverno, mentre di qua arrivano conferme a proposito di una cessione di Brozovic, ancora eleggibile per la Champions League.
Perché le notizie on-line sono come le mozzarelle - mi spiega Federico - più sono fresche, più sono buone e devi stare sempre attento a riconoscere le bufale.
La notizia più interessante a cui ho assistito durante la mia esperienza in redazione? Riguarda il prossimo allenatore del Milan, ma mi hanno fatto promettere che non avrei rivelato nulla.
Luigi Lanucara