Ci sono lutti che intristiscono, e altri che ti schiacciano. Oggi Torino è colpita da una notizia di questo secondo tipo, un dolore troppo forte: se n'è andato, improvvisamente, don Aldo Rabino. Aveva 76 anni. Lo storico cappellano del Torino si trovava ieri sera al "suo" centro O.A.S.I., quando ha avvertito un malore: i soccorsi sono giunti prontamente ma si sono trovati, impotenti,a non poter più fare nulla per fermare l'inevitabile.

Don Aldo era cappellano ufficiale del Torino F.C. (e prima del Torino Calcio) addirittura da 43 anni. Aveva visto lo Scudetto del '76 e gli anni bui, aveva aiutato calciatori e tifosi, oltre a migliaia di persone in giro per il mondo. Dopo tanto tempo, aveva recentemente accettato di raccontare la sua incredibile esperienza in un libro, "Il mio Toro, la mia missione" che, scritto a quattro mani con il noto giornalista Beppe Gandolfo, era stato un enorme successo editoriale (fece seguito "Il Toro che vorrei", lo scorso anno).

Indimenticabili le sue prediche in occasione della ricorrenza del 4 maggio, a Superga: spesso aveva confortato il popolo granata, ma altrettanto frequentemente la sua voce aveva tuonato contro chi disperdeva i valori del Toro, fossero amministratori cittadini o presidenti del club (lo stesso Cairo è stato pubblicamente bacchettato, in passato, dal suo cappellano). Don Aldo, sportivo praticamente che lo sport insegnava ai ragazzi, lascia un vuoto di quelli - davvero - incolmabili.