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  • Un cappuccino con Sconcerti: le scelte di Zhang sulla cessione dell'Inter, tra offerte e Superlega

    Un cappuccino con Sconcerti: le scelte di Zhang sulla cessione dell'Inter, tra offerte e Superlega

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    Per capire le difficoltà dell’Inter si deve partire da un dato di fatto quasi dimenticato: Zhang ha messo in vendita l’Inter all’inizio dell’autunno scorso e ancora prima si era rivolto alle banche per trovare un acquirente. Aveva cioè preso una decisione. In inverno ha poi rifiutato l’offerta del fondo americano di 750 milioni rispetto agli ottocento richiesti. Una differenza massima del 6 per cento. Poco dopo cambia tutto. Non vende più e cerca anzi un prestito di 250 milioni, non per investimenti ma per coprire i conti della stagione. 

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    Viene naturale una domanda: perché Zhang non vende per una differenza del 6 per cento e poi si indebita per una cifra cinque volte più grande? Credo sia lì il momento decisivo. Siamo intorno a febbraio, le idee di Zhang a questo punto si sovrappongono alla marcia ormai accelerata della Superlega. Garantiscono Real Madrid, Juve e Barcellona, soprattutto garantiscono i miliardi di Goldman Sachs. L’Inter verrebbe fin dall’ingresso premiata con circa 250 milioni, diventa un gioco a somma buona. A quel punto Zhang potrà scegliere se vendere a prezzi più alti o tenersi un Inter autosufficiente. Due mesi dopo il progetto Superlega crolla e arriviamo a oggi. Penso sia andata così.

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