Un cappuccino per Sconcerti: Friedkin, Elliott, Glazer: gli americani nel calcio, silenzi e azione
Mario Sconcerti
Il colloquio a Roma tra i Friedkin e Fonseca ha fatto a modo suo scalpore. E’ stata la prima manifestazione diretta della loro esistenza nel mestiere. Gli americani del calcio sono diversi da come loro stessi amano raccontarsi nei film. A parte Commisso che proprio americano non è, tutti gli altri si stanno distinguendo per il loro silenzio, dai Friedkin a Elliott, a Saputo, a quelli di Parma e Spezia. Molto hanno già ottenuto. Saputo a Bologna sta rifacendo lo stadio e ha creato un centro sportivo bellissimo. Firenze ha avuto dall’Europa cento milioni per rinnovare il Franchi, non credo li avrebbe avuti senza la costante gamba tesa di Commisso. Elliott è riuscito a pagare il Milan appena 180 milioni. Gli stessi Friedkin stanno portando soldi ed uffici a Roma, non solo alla Roma. Ascolta "Friedkin, Elliott, Glazer: gli americani nel calcio, silenzi e azione" su Spreaker.
Quanto al silenzio non sono i primi. Malcom Glazer acquistò il Manchester United nel 2005, ai tempi di Ferguson. E’ morto 11 anni dopo lasciando tutto ai suoi sei figli senza essere entrato una sola volta all’Old Trafford. L’intera famiglia in 16 anni di proprietà ha rilasciato finora un’unica intervista all’inizio. Più un comunicato pochi giorni fa per scusarsi dell’idea Superlega.