Un cappuccino con Sconcerti: Ronaldo ubbidisce a Pirlo, con Sarri non lo faceva. Ecco perché
Mario Sconcerti
Quello che stupisce di più nella Juve di Pirlo è la disponibilità di Ronaldo ad accettare ruoli e situazioni diverse. Quando due estati fa arrivò Sarri, come prima cosa andò a trovare Ronaldo sul suo yacht e gli chiese di giocare centravanti. Non lo convinse, l’idea finì subito. Oggi, con Pirlo, Ronaldo gioca centravanti sempre più spesso. Non so quanto durerà e se gli convenga, ma lo ha fatto anche ieri contro l’Inter. Durante la scorsa stagione fu necessario un leggero infortunio al ginocchio per convincere Ronaldo a uscire dal campo. Oggi capita con naturalezza, come la sua sostituzione ieri a San Siro.
Ronaldo non ha gradito, è uscito scuro e teso, ma è uscito in silenzio. E’ infine evidente un coinvolgimento maggiore nella sorte del gruppo. Sembra più sereno, più partecipe. Questa nuova fiducia conferma lo scarso gradimento di Ronaldo verso la diversità di Sarri. Ronaldo oggi non si sottomette a Pirlo, gli ubbidisce per affinità, perché lo sente del suo stesso mondo. Si concede per stima, per rispetto verso lo straordinario successo di selezione naturale che li ha legati. E’ questo che fa di Pirlo un allenatore altrettanto inevitabile.