Un cappuccino con Sconcerti: nel calcio vincono i più ricchi, non i più bravi. E allora ditemi: che gusto c'è a tifare per loro?
Mario Sconcerti
Mi sembra che dalle vostre risposte siamo tutti d’accordo, senza soldi è quasi impossibile costruire una squadra vincente. Da questo ne consegue che i soldi sono la vera essenza del calcio. Quindi non hanno fino a oggi vinto i più bravi, ma hanno molto spesso vinto i più ricchi. Io non voglio contraddirvi, vorrei cercare di capire una volta per tutte come funziona il tifo. Perché uno di Conegliano, di Trapani o San Marcello Pistoiese finisce per tifare squadre di Milano o Torino? Se contano i soldi, cosa conta il tifo? O più esattamente, chi tifa per le grandi squadre lo fa per il senso di potenza indiretta che gli ritorna o per il semplice piacere di vincere sia pure demandato ad altri che nemmeno conosce? 18e64a88-0b2a-4701-8ab4-32d5fb60ecba
Come funziona? E siamo sicuri funzioni bene? In uno sport grande, vasto come il calcio, non è un po’ troppo semplice tifare non i migliori in assoluto ma per i più ricchi? Dov’è il merito, la soddisfazione? Lo ammetto, sono tutto sommato discorsi da bar, ma cerco una risposta. Fatemi finalmente capire: cosa si prova a essere difensori dei forti?