Un cappuccino con Sconcerti: Milan, Rangnick ha bisogno di allievi fanatici, non di Ibra
Ralf Rangnick non ama i giocatori unici: il suo gioco è una cooperativa dove tutti devono arrivare alla stessa soglia di ubbidienza e fatica. Ha bisogno di giocatori giovani, disposti a credere in lui: il suo gioco è un'aggressione continua. Ecco perché servono allievi fanatici e non una prima donna come Ibrahimovic.