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  • Un cappuccino con Sconcerti: Milan, Maldini firma ma gli americani hanno ragione a non avere fretta

    Un cappuccino con Sconcerti: Milan, Maldini firma ma gli americani hanno ragione a non avere fretta

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    Non so perché quando c’è una trattativa tra la società e un suo dirigente, tutti stanno dalla parte del dirigente. E’ successo con Italiano, con Totti, sta accadendo con Maldini. Si pretende venga fatto tutto e subito. Nessuno sa bene cosa chiedano le parti, ma tutti hanno già scelto. In casa d’altri e con i soldi degli altri.

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    Credo proprio che Maldini a ore firmerà il suo legittimo contratto con il Milan, ma è un diritto reciproco ascoltare i progetti, definire le autonomie
    , conoscere i criteri di giudizio. Trattare non significa non volersi, è il contrario. Significa cercare un accordo che si vuole in due. Dobbiamo capire che il calcio oggi è cambiato perché sono cambiati i proprietari.

    Gli americani non fanno gestire i propri soldi agli altri. Delegano su scouting, scelte, trattative, ma tutto deve essere riportato a loro. Questo può allungare i tempi, disturbare qualcuno che è già un bravissimo operatore, ma non parla con soldi suoi. Il calcio sarà anche globale, da noi oggi è soprattutto verticale. Sulla cima ci sono imprenditori americani che intendono il calcio come un lavoro. Deve avere amore, competenza, guadagno e gerarchie che ogni lavoro pretende. Non so se sia un bene, ma è il mondo reale.

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