Un cappuccino con Sconcerti: Milan-Kessie, un caso che nasce vecchio
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Abbiamo così bisogno di trovare un colpevole. In mancanza della società, la cui forza unica sta nel farsi ricattare, cerchiamo di dare responsabilità al giocatore che pensavamo nostro. Ma un giocatore non è mai nostro. A noi e agli altri si affitta, finchè la cosa gli conviene. Non è elegante, ma funziona così. La verità è che noi rimproveriamo al Milan di non essere ricco come il Psg, il City o il Chelsea. Ma ora ditemi voi: tifiamo una squadra perché è ricca o perché è la nostra squadra? E se ci rappresenta solo finchè è ricca, non siamo un po’ in vendita anche noi?