Un cappuccino con Sconcerti: Messi, Lewa e il Pallone d'Oro, una brutta figura come il premio Nobel con Einstein
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Ma Einstein non ebbe mai per queste rivelazioni eccezionali il premio Nobel. In Svezia la giuria temeva fosse più filosofia che scienza, più pensiero che realtà. Le più grandi scoperte scientifiche della storia, in sostanza, non sono state mai premiate. Quando qualche grossa firma cominciò ad agitarsi, fu deciso di ammettere Einstein al premio, ma non per la teoria della relatività, ma per aver inventato l'effetto fotoelettrico. Cioè la cosa benedetta di aprire il nostro garage quando siamo in macchina. Utilissima, ma lontana dalla bellezza universale e dall'importanza della teoria della relatività.
Il Pallone d'Oro, ed eccoci al dunque, ha commesso lo stesso errore: ha premiato chi faceva più nome, chi aveva più certezze. Non chi lo avrebbe meritato. Il settimo Pallone d'Oro a Messi non aggiunge niente, né a Messi né al premio. Come quel Nobel resterà una brutta figura di tutti. E una infinita delusione per il povero Lewandowski.