Un cappuccino con Sconcerti: Mancini rivede se stesso in Raspadori, per questo fa il tifo per lui
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Però è vero. Raspadori gioca a calcio nel senso puro del termine, come pochissimi altri attaccanti. Non è un vero centravanti, Platini lo avrebbe chiamato un nove e mezzo, cioè un buon incrocio tra un primo attaccante e un fantasista. E questa, se ci pensate, è una traccia importante. Mancini aveva quello stesso esatto ruolo. Era un attaccante vero e diverso, con una predisposizione naturale a mandare in porta anche gli altri. Raspadori è questo, tiene e gestisce la palla in piena area, dirige il traffico in una zona molto particolare. Credo che Mancini riveda se stesso in Raspadori ed abbia finalmente voglia di riconoscersi.