Un cappuccino con Sconcerti: la Juve e il premio ai procuratori, siamo alla lotta di classe
Leggo su Calciomercato.com che la Juve avrebbe messo nei contratti di alcuni giocatori come Scszesny, Ramsey, Alex Sandro una clausola per un premio di fine contratto ai procuratori e che ora se ne sentirebbe appesantita. Non sarebbe una grande sorpresa, è tipico del capitalismo di ogni epoca considerare un privilegio il rapporto con persone che al momento servono e trovarlo costoso quando servono meno. In grande c’è tutto il segreto della lotta di classe. La Superlega rifiutava l’intero campionato, tutta la Champions, per farsene una sopra al mercato. D’altra parte è stato lo stesso Agnelli a dire che le sue recenti mosse sono state dettate dalle condizioni disperate del calcio. Quindi che ci siano degli errori a monte non può meravigliare nessuno. E’ strano accorgersi che non bastano alla Juve, all’Inter, al Milan i loro milioni di tifosi, il loro peso mediatico, se conducono comunque a un calcio disperato. Chiedetevi perché tanti clienti non bastano? Chiedetevi quanto gli altri, quelli che di debiti ne fanno pochi e pagano puntualmente gli stipendi, dovrebbero sopportare che a vincere siano sempre quelli resi disperati dalle loro vittorie. Perché i successi sono loro e la disperazione deve essere di tutti?
Ascolta "La Juve e il premio ai procuratori, siamo alla lotta di classe" su Spreaker.
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