Un cappuccino con Sconcerti: il Milan senza Ibra diventa normale, ma i suoi compagni non vanno assolti
Hauge, Diaz, Castillejo, sono normali fantasisti che per accendersi hanno bisogno della quadra, non accendono gli altri. Rebic è un ottimo attaccante, ma è l’opposto di Ibrahimovic, ama cercare profondità mentre Ibra va incontro al gioco. Bennacer, se ha quindici giocatori davanti, dieci avversari e cinque amici, non può dare che palloni facili. Resta Chalanoglu, che infatti ha preso tre pali, ma con tiri lontani dal gioco. Non è il momento di giudicare, questi problemi li conosceva anche Pioli. C’è un po’ di usura, meno brillantezza, ma c’è dovunque in questo momento. Il Milan non aveva già vinto ieri e non ha perso niente oggi. E’ solo più cosciente di sé.