Un cappuccino con Sconcerti: I presidenti non credono ai guadagni del calcio. Eppure se investono ora...
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E’ molto simile a un crollo strutturale della borsa, non un giorno di discesa, ma un tempo indeterminato. Cosa capita si faccia in questi casi? O si toglie quel che rimane dei titoli o ci si precipita a rilanciare l’investimento approfittando dei nuovi prezzi. Gli imprenditori del calcio non ci pensano nemmeno. Nei loro ambienti lo farebbero, nel calcio no. Non ne hanno la cultura, non capiscono bene cosa producono. Per il ricco presidente occuparsi di calcio resta comprare il centravanti. E’ previsto spenda, non che faccia guadagnare la sua squadra. Eppure chi spendesse cento milioni oggi per sei giocatori, quindi buoni giocatori, tra due anni guadagnerebbe quanto partecipare a una Champions o avrebbe ancora sei buoni giocatori. Matematico.