Un cappuccino con Sconcerti: gli arbitri sbagliano, ma adesso pagano subito
Mario Sconcerti
E’ cambiato qualcosa di importante negli arbitri. Non nella gente. Gli arbitri adesso ammettono gli errori e squalificano in poche ore chi li ha commessi. Pairetto e Nasca hanno chiuso a Spezia la loro stagione. In decenni di calcio poche volte ho visto questa velocità. Direi che umanizza l’arbitro, nel senso che mette il suo errore tra le tante possibilità della partita. Mi resta poco chiaro perché tutti giudichino l’errore di Pairetto e nessuno la velocità con cui è stata fatta la giustizia possibile. Né mi è chiara la ragione dell’ingresso di Mourinho nella discussione. Lui si rifiuta di parlare con chi non ha vinto titoli, vedi Zeman, ma si sente in dovere di discutere un arbitro. Ascolta "Gli arbitri sbagliano, ma adesso pagano subito" su Spreaker.
Mettendolo sul conto dei giornalisti che non ne hanno ancora parlato trovandosi in altra sede. Ma c’è di più: abbiamo tutti sofferto per l’errore di Radu col Bologna ed esultato in modo politicamente corretto al bacio di Audero a Criscito dopo il rigore sbagliato. Nessuno, ma proprio nessuno, un uomo, un giornale, una bestia, ha detto una parola su un arbitro che ha sbagliato, né sull’altro arbitro che lo ha punito al volo. Come sempre non siamo credibili. Facciamo del banale la nostra vita quotidiana.