Un cappuccino con Sconcerti: facile criticarlo, ma Allegri capisce di calcio e la sua Juve puó vincere lo scudetto
Ho lo strano sospetto che la Juve possa vincere questo campionato. E’ la peggiore degli ultimi trent’anni ma è a due punti da quello che tutti definiamo un grande Milan. Non giocherà mai davvero bene, ma le mancano Pogba, Chiesa, Di Maria, Bonucci. Allegri non vede il calcio come spettacolo, lo intende come sequenza di risultati, regolarità. Lo vedo cambiato, più mondano nei modi e nell’eloquio, battutista infelice come direbbe Capello. Ma sa ancora oggi mettere insieme una squadra. Su di lui si è scatenata una campagna mediatica eccessiva nei toni e nei termini. Sono in gran parte slogan da tempo dei social e dovuti all’indomito coraggio della stampa che li asseconda.
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Allegri capisce di calcio molto più di noi, questo almeno dovremmo concederglielo. Ha grossi problemi e cerca di risolverli, non credo si diverta a giocare come gioca. Facile adesso essere contro Allegri, meno facile cercare di capire. La Juve oggi fa quel che può, non ha personalità, non ha un leader, tutte cose che non s’inventano. Ha anche una serie impressionante di infortunati celebri. Personalmente perdono poche cose alla Juve, ma non sparo sui feriti. E ho fiducia nella storia: dell’allenatore, dei giocatori e della società.