Un cappuccino con Sconcerti: Bernardeschi non è un campione. E chissà se Chiesa lo diventerà
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Arriva un momento in cui devi smettere di farti domande su un giocatore e accettare la risposta: Bernardeschi è un progetto che non è andato come doveva. Sembrava quasi un campione, ma non è cresciuto ed è stato sopravvalutato. In tutto, nel futuro, nel prezzo, nell’ingaggio. Bravo lui a creare l’occasione. Ma oggi quel progetto non c’è più. C’è un buon giocatore che sa fare cose, che risolverà qualche partita e scomparirà in altre. Non è corretto nemmeno dire che ha deluso. Non aveva fin dall’inizio i mezzi che gli venivano attribuiti. Il campione è continuo, insistente, pignolo. Bernardeschi si è sempre mosso bene, ma si è fermato lì. Come Chiesa, peraltro, di cui ancora bisogna almeno misurare il peso dell’arrivo nella Juve.