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    Un anno sull'altalena, Theo è specchio del Milan: quel faccia a faccia con Maldini lo ha spronato, ora finale clou

    Un anno sull'altalena, Theo è specchio del Milan: quel faccia a faccia con Maldini lo ha spronato, ora finale clou

    • Luca Fazzini
    Un gol per chiudere i conti e scacciare il rischio di un finale al cardiopalma. Un gol per mettere il sigillo su tre punti che mantengono viva la speranza Champions. Un gol, soprattutto, per tornare ad esultare oltre un girone dopo. Era il 23 dicembre e con il 3-2 nel recupero alla Lazio il Milan viaggiava ad ali spiegate in vetta alla classifica. Un +1 sull'Inter che coronò un 2020 esemplare: lui a ribaltare la partita, lui il simbolo di una squadra che spensierata si godeva il primato davanti all'Inter.

    SPECCHIO DEL MILAN E NUMERI DA SERGINHO - Poi, il calo. Una condizione fisica che troppo presto ha risentito dei molti impegni stagionali, unendosi ai tanti - troppi - infortuni. E così la spensieratezza della vetta ha lasciato spazio alle vertigini per una zona di classifica che il Milan non bazzicava da anni: risultato cambiato, protagonisti no. Perché dietro il calo della squadra c'è quello dei singoli, di cui Theo è simbolo: la stanchezza si è tramutata in un periodo di appannamento fisico e mentale, come dimostrato dalla banale e superficiale palla regalata a Quagliarella contro la Sampdoria. "Stiamo finendo la stagione, alcune partite siamo stanchi. Ma crediamo molto in nel nostro obiettivo Champions" ha confermato sabato al termine del match contro il Benevento, contro cui ha trovato il quinto gol stagionale, diventando il primo giocatore del Milan dai tempi di Serginho (2004-2005) a segnare almeno 5 gol e fare 5 assist in un'annata. 

    Da lì, con quel gol, può partire la svolta di fine campionato. Un gol semplice ma tutt'altro che banale, un tap-in che restituisce spazio nel tabellino ma, soprattutto, entusiasmo a Theo per il finale di stagione. Il Milan avrà urgente bisogno di lui, della sua frizzantezza e delle sue galoppate sulla fascia. Erano state emblema e vitamina nel primato del Milan, sono speranza per la corsa al quarto posto. Lo sa bene Paolo Maldini, che in lui ha riposto fiducia da subito: dal famoso faccia a faccia a Ibiza alle lodi durante la presentazione, fino al colloquio individuale all'indomani del già citato pari con la Samp. Un incoraggiamento verso le settimane chiave: Theo è il simbolo di questo Milan: colpo low-cost, giovane, reduce da un super 2020. All'orizzonte, però, c'è il palcoscenico Champions. Da conquistare in rossonero...

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