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  • Barcellona, che fine ha fatto Munir?

    Barcellona, che fine ha fatto Munir?

    Oggi è il grande giorno. Alle ore 13, a Nyon, Anderlecht-Shakhtar Donetsk inaugura il programma della Final Four 2015 di Uefa Youth League, poi alle 17 sarà il turno della Roma di Alberto De Rossi che, dopo aver eliminato Ajax e Manchester City proverà a superare il fortissimo Chelsea Under 19 per conquistare un posto in finale. Tanti i talenti che si sono messi in evidenza in questa edizione della competizione, tanti in quella della stagione passata; fra questi, l'attaccante classe 1995 del Barcellona Munir, capocannoniere con 11 gol in 10 partite e vero mattatore dell'ultima partita vinta contro il Benfica.

    UN INIZIO DA URLO, POI... - Un anno dopo, che fine ha fatto Munir? Lo avevamo lasciato tra fine agosto e i primi di settembre collezionare le sue prime presenze in prima squadra sotto la guida di un allenatore attentissimo ai giovani, provenendo lui stesso dalla Masia, come Luis Enrique. La stagione si apre col botto, con la rete alla prima in campionato contro l'Elche, poi altri 6 gettoni da titolare e 3 subentri dalla panchina, poi 3 presenze in Champions League e 4 in Coppa del Re. Senza dimenticare il debutto in amichevole con la nazionale spagnola maggiore contro la Macedonia a 20 anni appena compiuti, nel quarto d'ora finale di partita al posto di Koke. Qualche mese dopo, siamo a chiederci: che fine ha fatto?

    OFFUSCATO DALLE STELLE - Nel 2015, si conta una sola presenza in campionato nel ko contro la Real Sociedad, poi solo panchine e un ritorno nella formazione B. Luis Enrique continua a confidare nelle potenzialità di questo ragazzo che l'anno prossimo, con la probabilissima partenza di Pedro e il blocco del mercato in entrata fino a gennaio 2016, è destinato ad essere un elemento fisso della rosa blaugrana. Ma l'intoccabilità del terzetto composto da Messi, Suarez e Neymar, che giocano sempre e comunque quando sono in condizione di farlo e la presenza appunto di un giocatore più esperto e maturo sotto tutti i punti di vista come Pedro lo hanno messo ai margini. A lui come al coetaneo Sandro Ramirez e francamente, un anno dopo le magie in Uefa Youth League che lo avevano consacrato come uno degli astri nascenti del calcio europeo, chi l'avrebbe mai detto?

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