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    Un americano al calciomercato: Krause, nuovo padrone del Parma, nel suo paese dei balocchi. Retroscena e curiosità

    Un americano al calciomercato: Krause, nuovo padrone del Parma, nel suo paese dei balocchi. Retroscena e curiosità

    • Francesco Guerrieri
    Gli ultimi giorni di mercato sono sempre i più frenetici: trattative che saltano, altre che vengono messe in piedi e affari che nascono a poche ore dal gong. Nelle ultime 24h all’hotel Sheraton di Milano c’erano dirigenti, procuratori e colleghi pronti a intercettare ogni notizia. Tra tanti volti noti ce n'era uno nuovo: sorridente e biondo, si aggirava tra i corridoi guardandosi intorno stupito da così tanto viavai. Si definisce un italiano d'America, si chiama Kyle Krause ed è il nuovo proprietario del Parma.

    ITALIA E CALCIO - Origini italiane dalle quali nasce la passione per il calcio: "I miei bisnonni erano siciliani, io ho una casa nelle Langhe" ha raccontato durante la conferenza allo Sheraton. Chissà se dopo il mercato si è concesso un po' di relax sulle colline piemontesi... Anche se a dire il vero di stress ne avevano sicuramente di più il direttore sportivo Marcello Carli e il suo vice Alessandro Lucarelli, ex difensore e storico capitano gialloblù. Parma al gran completo nell'hotel del mercato, con l'obiettivo di piazzare rinforzi last minute. "Alessandro, prendete il terzino dello Charleroi?", Lucarelli annuisce: "Stiamo solo definendo la formula". Passa qualche ora e... taaac: il Parma annuncia Maxime Busi. E Krause sorride da lontano. 

    Un americano al calciomercato: Krause, nuovo padrone del Parma, nel suo paese dei balocchi. Retroscena e curiosità

    IL PAESE DEI BALOCCHI - Ma mica finisce qui, perché i gialloblù sono scatenati e ufficializzano un acquisto dopo l'altro: Mihaila, Cyprien, Nicolussi Caviglia, Osorio e appunto Busi. Marcello Carli e il telefono sono una sola cosa: chiamate, messaggi, smorfie e cenni d'intesa con i suoi collaboratori. Il ds e il suo vice fanno il mercato, Krause si aggira per i corridoi dello Sheraton e quando si incrocia il suo sguardo sembra avere gli occhi a cuoricino: è il suo primo calciomercato italiano, si guarda intorno quasi incredulo di quello che gli sta succedendo intorno. Come un bambino nel paese dei balocchi. Altra vita rispetto a quando seguiva tutto dall'America, con la sveglia che suonava nel cuore della notte per essere aggiornato su tutte le trattative nonostante il fuso orario. Gira in lungo e in largo l'albergo, ogni tanto si avvicina ai dirigenti gialloblù - con traduttrice al seguito - per fare il punto sul mercato.

    L'IDEA - Qualche parola sottovoce guai a farsi sentire dai giornalisti presenti, poi l'ok decisivo. Parte l'affondo! Si prova lo scambio Gervinho-Pinamonti. Carli e Lucarelli al lavoro, nel mezzo una cessione: "Presidente, abbiamo chiuso Siligardi in prestito al Crotone ma paghiamo noi una parte dello stipendio". Pollice alto, nulla l'avrebbe indispettito in quella giornata. Poi lascia la scena: "Marcello, per qualsiasi cosa sono al bar". Disponibilità massima e carta bianca ai dirigenti, ma l'affare con l'Inter non decolla. Le ore passano, il gong si avvicina e nel pomeriggio allo Sheraton arriva Mario Giuffredi, agente - tra gli altri - di Andrea Conti. Al Parma serve un terzino destro per sostituire Darmian, colloqui fitti tra l'agente e il ds gialloblù. Conti al Parma? Carli storce il naso, non si fa. 

    Un americano al calciomercato: Krause, nuovo padrone del Parma, nel suo paese dei balocchi. Retroscena e curiosità

    SCAMBI SALTATI - Gli affari dei gialloblù si spostano all'interno dell'hotel, su un divano della hall Carli è insieme al ds del Torino Vagnati. L'idea dell'ex Spal è uno scambio tra Sirigu e Sepe: non se ne fa niente. "Il Parma ha detto di no per la differenza d'età" ci raccontano. Ansaldi-Grassi? Difficile. Difficilissima. E infatti non si chiude nemmeno quella. Riecco Krause, solito capannello con Carli e e il suo vice. Di chi parleranno? Ci chiediamo noi. Mancano 20' alla fine del mercato, Lucarelli a passo svelto verso l'ascensore: "State provando a fare Saponara-Gervinho con la Fiorentina?". Lui ci fa no con il dito prima che le porte si chiudano. Voi vi sareste fidati? Noi no, e avevamo ragione. La trattativa era quella, ma dopo 10' si riapre l'ascensore con Carli che trascina il suo trolley verso l'uscita e Lucarelli insoddisfatto: "Non abbiamo trovato l'accordo". Pazienza, non è bastato per togliere il sorriso dal volto di Krause. Una giornata che il presidente del Parma ricorderà per sempre: il suo primo calciomercato vissuto da vicino tra telefonate, corse dell'ultimo minuto e fitte chiacchierate. Un americano allo Sheraton, che per 24h è diventato il (suo) paese dei balocchi.

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