Ulivieri per CM: Inter-Juve e Napoli-Fiorentina, le nazionali non incideranno
Juve-Inter e Napoli-Fiorentina: “Non sono determinanti” - diranno in molti - “Con un campionato tutto da giocare”. In parte è vero, però è difficile trovare gare così ricche di significato dopo così poche partite: partite che possono segnare il cammino delle quattro squadre. La Juve ha bisogno di un risultato e di una prestazione in campionato, l’Inter ha da superare lo shock della sconfitta interna, il Napoli è alla ricerca di conferme, la Fiorentina deve scoprire se il primo posto è vero o è solo un sogno.
Non starò a fare dei pronostici, né sui risultati e nemmeno sui sistemi di gioco che le squadre adotteranno: per il Napoli sarà 4-3-3, per la Fiorentina non lo so, anche se facendo un raffronto sulle precedenti partite e sulle idee messe in campo fino ad oggi da Paulo Sousa, anche se, tutto farebbe pensare ad un 4-2-3-1 per andare a specchio sul Napoli e mantenere la superiorità in difesa. I sistemi di gioco di Juve e Inter tutti da scoprire.
La questione che si pone in questa settimana però è quella dei tanti calciatori che hanno risposto agli impegni delle rispettive Nazionali. E la domanda è questa: riusciranno a ritrovare concentrazioni e motivazioni dopo tali sforzi e in molti casi lunghi viaggi? La risposta è si per i calciatori di Fiorentina, Napoli, Inter e Juventus perché le motivazioni sono dentro l’importanza delle gare stesse. E gli allenatori non hanno bisogno di andare a toccare nessuna corda. Più difficile è per quei giocatori che pensano di trovare partite presumibilmente facili, lì per il tecnico, talvolta, è un’impresa. Spesso non valgono i discorsi fatti a tutta la squadra; tante volte l’allenatore ha la necessità di parlare con i calciatori ad uno ad uno, cercare di capire, molto spesso intuire.
Quasi sempre si parla di recupero fisico, molte volte invece, si tratta di recuperare energie mentali. Che spesso dipendono dalle motivazioni, che quasi sempre dipendono dall’importanza delle partite. Indici di valutazione: primo il silenzio che c’è in autobus durante il tragitto dall’albergo allo stadio: più c’è silenzio, più c’è concentrazione. Secondo, il via vai dei calciatori dallo spogliatoio al bagno: maggiore è la tensione, più si va al bagno.
Renzo Ulivieri, presidente Associazione allenatori, consigliere federale