Ulivieri a CM: 'Inter, un'estate buttata. Pioli è l'uomo giusto: ecco perché'
Renzo Uliveri
É sicuramente la scelta più opportuna, e non perché discuto il valore di Marcelino o di altri, ma perché in una tale situazione, l’Inter non avrebbe potuto permettersi un allenatore con particolari esigenze di adattamento verso il campionato italiano. Oltretutto questa è una squadra che ai problemi di identità, aggiunge anche quelli di natura fisica. Perché alcune scelte che la società ha compiuto questa estate, come quella di trascorrere un mese in giro per il mondo, alla lunga si pagano. E oggi sembra chiaro che, appena gli avversari alzano il ritmo, l’Inter va in difficoltà. Appare evidente la necessità di una rigenerazione fisica, oltre che dell’identificazione di un preciso percorso tecnico-tattico. Anche altre squadra, tipo il Milan, hanno svolto un mese in giro per il mondo, ma il progetto iniziale di Mancini era basato sulla costruzione di una squadra molto fisica, e là dove non regna un gioco corale, è necessario un quantitativo maggiore di benzina. IL SARTO PIOLI - Sono operazioni che, se svolte in corsa, possono comportare seri rischi. Si può sbagliare la misura. Pioli ha accettato un impegno pesante, dalle altissime aspettative, ma credo che in questo periodo transitorio emergeranno le sue qualità e la bravura che ha nel cucire abiti su misura addosso ai propri avversari. Potrà dare una grossa mano ai nerazzurri. Se tutto andrà per il verso giusto, l’Inter batterà quelle che sono le strade delle grandi. La giusta dimostrazione è la partita contro la Juventus, giocata con grande umiltà dall’Inter, che si è messa sui bianconeri. Può essere questa la filosofia di gioco dei nerazzurri? Certamente no, ma in questa fase interlocutoria mi parrebbe la scelta più giusta.