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    Ulivieri per CM: 'Sousa l'italiano, l'importanza di saper scegliere i cambi'

    Ulivieri per CM: 'Sousa l'italiano, l'importanza di saper scegliere i cambi'

    • Renzo Ulivieri
    Un portoghese che si italianizza, domenica per la prima volta, quando ha visto la squadra in difficoltà, Paulo Sousa ha cambiato: non il sistema di gioco, perché chi è entrato ha assunto la stessa posizione di chi è uscito, ma l’interpretazione del sistema di gioco; perché sono entrati giocatori con caratteristiche molto diverse da quelle di chi aveva iniziato. Il Palermo, che aveva subito per tutto il primo tempo (la colpa della Fiorentina era stata quella di non riuscire a chiudere definitivamente la gara) nel secondo tempo aveva cambiato uomini e sistema di gioco, passando all’1-3-4-3 che, speculare a quello della Fiorentina, gli consentiva di entrare presto sul palleggio dei viola. Il gol di Giardino e la sofferenza sulla fascia destra hanno spinto Paulo Sousa a cambiare. 

    ESPERIENZA GRANATA - Cosa che non aveva fatto, per esempio, contro il Torino. Quando la Fiorentina aveva chiuso il primo tempo in vantaggio per 1-0 e aveva dominato la gara. Ventura, che nel primo tempo aveva scelto un atteggiamento d’attesa e aspettava la Fiorentina nelle vicinanze della propria area di rigore, pur non cambiando modulo, ha cambiato atteggiamento, con una delle mezzali, a turno, che si alzava sul difensore viola che rimaneva libero. La Fiorentina ha ridotto il suo palleggio abituale e il Torino ha preso campo: la partita è mutata, anzi, si è capovolta. Sousa non toccò nulla. La Fiorentina subì il ritorno del Torino che vinse 3-1. 

    CONTA O NON CONTA L'ALLENATORE? - Ci sono due correnti di pensiero: c’è chi sostiene che non si deve cambiare mai per non togliere sicurezze alla squadra e c’è invece chi pensa che ci debba essere una continua e attenta lettura della gara, che muta nei novanta minuti e della quale bisogna tenere conto. Per modificare, al caso, atteggiamento o sistema di gioco. Modificare in corsa non è facile e non può essere improvvisato perché il rischio è che siano più gli svantaggi dei vantaggi. Oggi sono moltissimi gli allenatori che sanno apportare correttivi giusti durante la gara: allenatori che dalla panchina possono influire al punto di far guadagnare anche fino ad una decina di punti. Allora conta o no l’allenatore?

    I CAMBI TATTICI DI SOUSA - A Palermo Paulo Sousa, nel momento di difficoltà, ha fatto entrare Błaszczykowski in fascia destra, ha spostato Bernarderschi in trequarti ed è uscito Ilicic. Solo per poco, perché poi è uscito anche Bernardeschi, è entrato Tomovic in fascia destra e Błaszczykowski è andato a fare il trequartista di sinistra per ripiegare poi in fascia quando la palla passava al Palermo. Borja Valero si è spostato sulla trequarti di destra per rimanere centrale sotto alla prima punta. 

    MATERIA GRIGIA - Sembra poco, ma anche se il modulo non è cambiato, il mutamento è stato sostanziale. Perché alla fine, nella fascia destra (dove la Fiorentina soffriva), invece di un’ala che tornava (Bernardeschi) è finito un difensore che spingeva (Tomovic). Non poco. Solo per le persone intelligenti l’esperienza insegna. La Fiorentina, secondo me, ha un allenatore intelligente. 
     

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