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  • UFFICIALE, Mangia si dimette da ct di Malta: 'Non voglio turbare la crescita della nazionale'

    UFFICIALE, Mangia si dimette da ct di Malta: 'Non voglio turbare la crescita della nazionale'

    Devis Mangia non è più il ct di Malta. L'allenatore ha annunciato le proprie dimissioni attraverso una nota ufficiale: "Oggi ho informato la Federazione Calcio Maltese della mia intenzione di dimettermi dall’incarico di Commissario Tecnico della Nazionale.
    Ho maturato questa decisione dopo una lunga riflessione. Nello svolgimento dell’incarico di Commissario Tecnico ho sempre lavorato con passione nell’interesse del calcio maltese e della squadra nazionale. I traguardi che abbiamo raggiunto sono il risultato del duro lavoro e della dedizione di molte persone che hanno messo il calcio sopra ogni cosa"
    .

    "È deplorevole che la situazione che si è creata nelle scorse settimane rischi di turbare la serenità della Federazione Maltese e di intaccare progressi della Nazionale.
    Vorrei ribadire in modo definitivo che non solo non ho mai tenuto comportamenti che potessero offendere la dignità o la sfera sessuale di nessuno, ma, in realtà, neppure la Federazione Maltese me ne ha mai contestati di tale natura
    ".

    "Comunque, ho fornito tutti i chiarimenti del caso durante la mia audizione.
    In ogni caso, consapevole della delicatezza delle circostanze e dell’importanza delle partite che la Nazionale dovrà affrontare, sono arrivato alla dolorosa decisione di fare un passo indietro.
    Auguro alla Federazione Maltese e alla Nazionale tutto il meglio e sono convinto che potranno continuare a migliorare, sulle basi del buon lavoro fatto negli ultimi 3 anni
    ".

    LE ACCUSE - L'allenatore era stato temporaneamente sospeso a fine settembre, quando aveva respinto le accuse di molestie sessuali. Oggi, invece, ha deciso di fare un passo indietro per non rischiare di "turbare la serenità della Federazione Maltese e di intaccare progressi della Nazionale". Inoltre, Mangia ribadisce di non aver "mai tenuto comportamenti che potessero offendere la dignità o la sfera sessuale di nessuno".

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