UFFICIALE, LA SERIE A NON PARTE!
L'ultimo tentativo per salvare in extremis il campionato è fallito. Tommasi, presidente dell'Aic, aveva proposto una mediazione, cioè un contratto temporaneo fino al 30 giugno 2012, ma la Lega ha detto no. La prima giornata di campionato, in programma nel weekend è stata rinviata a data da destinarsi.
La Figc ha rinviato la prima giornata del campionato Serie A, in programma sabato 27 e domenica 28 agosto, con il seguente Comunicato Ufficiale: "A seguito dello sciopero dei calciatori per la mancata sottoscrizione dell'Accordo Collettivo LNP Serie A - AIC, la prima giornata del Campionato di Serie A, stagione sportiva 2011/2012, è rinviata ad una data successiva, che sarà fissata dalla LNP Serie A".
LA POSIZIONE DELL'AIC - PRESIDENTE DAMIANO TOMMASI
"L'assocalciatori prende atto della risposta negativa della Lega alla sua ultima proposta, e conferma pertanto l'intenzione di non scendere in campo per la prima giornata di campionato»: è il comunicato ufficiale dell'Aic, che proclama lo sciopero. "Abbiamo fatto di tutto, ma Lega dice no a prescindere", commenta il presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi.
"L'Aic, preso atto della mancata sottoscrizione dell'Accordo Collettivo da parte della LNPA, comunica - prosegue il comunicato dell'Aic - che i calciatori di Serie A non scenderanno in campo in occasione delle gare programmate per la prima giornata di andata del campionato 2011-2012 nei giorni di sabato 27 e domenica 28 agosto 2011. A nulla è valsa l'ulteriore proposta avanzata in data odierna dai calciatori in ordine alla sottoscrizione del Contratto Collettivo nel testo concordato tra delegazioni e certificato dalla Figc nel mese di dicembre 2010, pur con validità limitata alla sola stagione sportiva in corso".
L'ultima proposta, sottolinea l'Aic, "avrebbe concesso alle parti la possibilità di un'immensa riapertura della piattaforma contrattuale, nell'ambito della quale poter vagliare le nuove richieste avanzate solo in questi giorni dai presidenti di serie A, in un ambiente più sereno e con tempistiche confacenti alle recenti istanze sollevate".
"L'Aic - conclude Tommasi - confida ad ogni modo nelle possibilità di veder sottoscritto l'Accordo Collettivo anche dai presidenti di serie A, nel rispetto degli impegni precedentemente assunti, permettendo così la regolare ripresa del campionato".
LA POSIZIONE DELLA LEGA DI SERIE A - PRESIDENTE MAURIZIO BERETTA
"In Spagna si sciopera perchè non si pagano gli stipendi ai giocatori, in Italia per due questioni che dovrebbero essere scontate e in altri settori sono acquisite da tempo: la resistenza dell'Aic è incomprensibile, loro fanno un sindacato ideologico".
Maurizio Beretta, presidente della Lega di serie A, si dice "amareggiato" per la conclusione della trattativa sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei giocatori. Domani il campionato non partirà, lui passerà alla piccola storia del calcio come il falco che ha portato al secondo sciopero dei giocatori dopo quello del 1996.
"Ma io - spiega all'ANSA - sono solo l'interprete fedele della volontà della larghissima maggioranza dei presidenti di serie A, e davvero non capisco. L'Aic dice che i giocatori non avranno problemi a pagare secondo i termini di legge l'eventuale contributo di solidarietà? E allora perchè non lo mette per iscritto? Se qualcuno pensa che sia stato per noi un pretesto per rompere, sbaglia: è una questione di merito, anche molto sostanziosa".
"Al di là del punto sul contributo di solidarietà, c'è sempre quello sugli allenamenti: è evidente - prosegue Beretta - che con le rose ampie attuali non ci si può preparare tutti insieme, ed è chiaro che la responsabilità di organizzare il tutto va allo staff tecnico".
Beretta ammette che la conclusione della vicenda è "triste". "Noi stiamo cercando di fare un accordo collettivo innovativo che tenga conto del quadro generale del paese e possa assicurare al calcio italiano un futuro. Per ora non ci siamo riusciti, ma a quello si dovrà arrivare: perchè è interesse non solo dei club, ma anche dei giocatori".
LA POSIZIONE DELLA FIGC - PRESIDENTE GIANCARLO ABETE
La Federcalcio rinvia la prima giornata di serie A, in programma domani e domenica: lo ha ufficializzato il presidente federale Giancarlo Abete, esprimendo tutta la sua "amarezza". "L'Aic ha confermato l'intenzione di non scendere in campo in mancanza della firma sull'accordo collettivo - ha detto a Coverciano - e io ho interpretato di conseguenza la delega avuta dal consiglio federale all'unanimità per rinviare la prima giornata".
"L'ipotesi di uno sciopero a oltranza è uno dei problemi che si pone": lo ha detto il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, dopo il rinvio della prima giornata di serie A per la serrata dei calciatori. "Permane il rischio pensando alle gare successive", ha aggiunto da Coverciano Abete.