UFFICIALE, la Cassazione dice no alla Juve: scudetto del 2006 resta all’Inter. Moratti: 'Ora gli juventini accettino'
RICORSO RIGETTATO - La Juventus aveva presentato ricorso contro la sentenza con cui la Corte di Appello di Roma aveva già rigettato le sue domande. In particolare, accogliendo l’eccezione sollevata dall’Inter difesa dallo studio legale Cleary Gottlieb (Avvocati Ferdinando Emanuele e Roberto Argeri), la Corte di Appello di Roma aveva dichiarato il difetto assoluto di giurisdizione dei giudici statali sulle domande della Juventus che erano dirette a far annullare il lodo arbitrale emesso dal tribunale nazionale di arbitrato per lo sport. Le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno definitivamente statuito che la controversia rientrava nella giurisdizione esclusiva degli organi sportivi in base al “principio di autonomia dell’ordinamento sportivo nazionale”, che “costituisce l’articolazione italiana di un più ampio ordinamento autonomo avente una dimensione internazionale”. Secondo le Sezioni Unite i giudici statali non possono decidere su "posizioni giuridiche rilevanti solo per il mondo dello sport". Sulla controversia si era altresì pronunciato il TAR Lazio a settembre 2016, rigettando il ricorso con cui la Juventus aveva chiesto anche un risarcimento di oltre Euro 400 milioni. Che sia la fine della questione, dopo 10 anni e passa?
IL COMMENTO DI MORATTI - Massimo Moratti, ex patron dell'Inter, commenta così all'Ansa: "Tutto regolare, conseguenza di quello che è successo. Comunque bene, è sempre uno scudetto assicurato: ora devono accettarlo gli juventini. Ma io ne ero certo. Con Agnelli ho fatto pace? Siamo sempre stati amici, diciamo che questo sentimento adesso è più pubblico...".