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Christillin: 'Elkann dovrebbe valutare offerte per la Juve'
SULLA SUPERLEGA - “Io sono dal 2016 nel board della UEFA e rappresento la UEFA nel board della FIFA, quindi queste cose le ho vissute molto dall’interno e con il cuore dilaniato. Ovvio che il tifo per la Juventus non cambia, ma quella era un’impresa gestita forse in tempi e in modi che non erano quelli giusti. E’ scoppiato il delirio, eravamo chiusi in una stanza con il presidente Ceferin e sembrava una bomba spaventosa, poi di botto è diventata una questione politica, perché era chiaro che quel tipo di impresa voleva dire togliere a moltissimi tifosi la possibilità di giocare dei campionati e tutto quello che ne consegue. Non serviva una riforma così apolitica e senza valutare il lato affettivo e profondo dei tifosi. Il calcio è un patrimonio di tutti, fare una cosa di questo tipo senza condivisione e senza un panorama politico non ha senso”.
SULLA JUVENTUS SENZA AGNELLI - “Non sono nella testa di John Elkann, ma il centenario è un traguardo straordinario. Vediamo a Roma, ma anche qui a Milano, poche sono le squadre che non sono state vendute a proprietà straniere o a fondi che non sai neanche che faccia abbiano. Io mi auguro ovviamente di no ma gli affari sono affari. Se faranno il delisting, perché questa è la condizione necessaria, e se ci sarà una buona offerta, penso che lui da uomo d’affari la debba valutare. Conta di più il cuore o la ragione? In questo caso il cuore e io spero che sia così”.