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    Uefa, Ceferin: 'Ci aspettavamo Ronaldo venisse. Var in Champions? Non subito. Dico no alla Superlega'

    Uefa, Ceferin: 'Ci aspettavamo Ronaldo venisse. Var in Champions? Non subito. Dico no alla Superlega'

    Aleksander Ceferin, presidente Uefa, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Tanti i temi toccati, dal Var alla nuova Champions League, dal fair play finanziario all'Europeo del 2024. Senza dimenticare l'assenza di Cristiano Ronaldo al sorteggio dei gironi di Champions: "Perché Ronaldo non è venuto? Lo sa solo Ronaldo, dovreste chiedere a lui. Ci aspettavamo che Ronaldo venisse. Poi, un paio d’ore prima, la Juve ci ha comunicato la novità. Dico solo che c’è stato un voto di 55 giornalisti e 80 tecnici: così hanno deciso e il risultato va accettato".

    Pensa sia stato per la mancata vittoria del premio di miglior giocatore?
    "Non so. Posso solo dirvi che neanch’io conoscevo il risultato fino a una settimana fa. Lo stesso Modric era sorpreso. L’ho chiesto a Giorgio Marchetti (il vice segretario, ndr) e mi ha risposto che non sarebbe stato comunicato niente, neanche ai giocatori. Meglio così per mantenere l’interesse, no? Comunque di Ronaldo non so e, magari, ci sono altre ragioni dietro la sua assenza. Meglio essere ottimisti".

    Sarà ancora una Champions senza Var?
    «Sulla Var non si torna indietro, presto o tardi sarà nella Champions. Ma per me ci sono alcune cose non completamente chiare. Non sono un esperto, ma Marchetti lo è, il capo degli arbitri Rosetti lo è: quando saremo pronti, la inseriremo. Serve un provider. Non possiamo centralizzare come in Russia per questioni di fibra ottica. Ho un’idea: si parte dall’inizio del 2019-20, nella Supercoppa di Istanbul, e poi dai playoff di Champions. Decideremo il 27 settembre all’Esecutivo (il progetto è poi estenderla all’Europa League dal 2020-21, ndr), come anche per l’Europeo 2024: sono in lizza Germania e Turchia».

    Quali sono i problemi?
    «Tanti. Dall’impossibilità di un sistema centralizzato, al dubbio se tenere tre o cinque arbitri, a qualche problema che potrebbero avere i guardalinee. Ci sono alcune situazioni non chiare ai tifosi. Lo diceva Collina, lo dice ora Rosetti: in Europa è più complicato che al Mondiale. Ma in Russia la Var è andata piuttosto bene».

    Aspettando la Var, la Champions aumenta i premi per i club. Il rischio non è creare disparità anche nei campionati nazionali?
    «Succede, è vero. Parlo del Maribor che, da sloveno, conosco bene. Un giorno, mentre tutti gli altri club avevano bilanci di uno/due milioni, s’è ritrovato con quindici: la situazione cambia. Ma è anche vero che i soldi spingono a lottare di più per qualificarsi. L’equilibrio competitivo dei tornei sarà una delle grandi sfide: dobbiamo redistribuire i ricavi della Champions. Anche i grandi club sono d’accordo sulla solidarietà».

    Fino al 2024 la Champions sarà più o meno come la conosciamo. E poi?
    «I grandi club vorrebbero giocare soltanto tra loro, i piccoli sognano di qualificarsi e sfidarli. Un torneo soltanto tra top club non ci sarà mai: sarebbe noioso e non farebbe sviluppare il calcio».

    La Liga farà giocare alcune partite all’estero. Una volta si era parlato anche di finali Champions fuori dall’Europa...
    «Il calcio è globale, non sono contrario per principio. Potrei dire: perché no? Ma al momento non è in programma».

    Il presidente dell’Eca, Agnelli, suggerì che la Champions si giocasse il fine settimana e i campionati il mercoledì.
    «È presto per parlarne. Dico solo che abbiamo bisogno di campionati e coppe. Non si possono avere solo le coppe».

    Club e fair play finanziario: state ripensando al salary cap?
    «Quello classico non è fattibile, per differenze tra campionati, ricavi, mercati, economie nazionali, ma dobbiamo lavorarci su».

    Novità sulla Global Nations League e sul Mondiale per club?
    «Nessuna. C’è stata un’intensa attività Fifa in primavera, ma più di persuasione che di vera informazione, anche tanti tweet... Poi però, al Congresso di Mosca, nessuno ha avuto notizie di altri tornei, quindi...».

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