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Udinesemania: uno stop, ma la strada tracciata è buona
Detto questo è difficile muovere qualche critica alla squadra, nella ripresa un po' di fortuna e le qualità di Insigne hanno fatto la differenza, ma i friulani nonostante tutto hanno reagito accorciando le distante e mostrando di volersela giocare fino alla fine. Tutti segnali buoni che ormai sono la bella consuetudine nell'era Delneri. C'è da lavorare ancora magari a livello tattico, ma ora che la squadra segue il mister e c'è una buona euforia nel gruppo, si può cominciare a spingere un po' di più sull'acceleratore senza temere il blasone dell'avversario.
Ci sono state poi anche alcune note negative: De Paul comincia veramente a sparire dalle dinamiche, ieri lasciato in panchina fino ai minuti finali. L'argentino è una risorsa e va assolutamente recuperato, perché non ci sono altri giocatori con le sue qualità la davanti. Poi c'è Fofana che per quanto bene si sia detto al momento della sua esplosione con la doppietta a Palermo, il ragazzo talvolta si perde nel possesso palla e ieri è sembrato poco lucido, va tenuto sotto pressione per non rischiare di perderlo.
Il pubblico, ieri, nonostante quanto si sia detto un po' qua e la, non era delle grandi occasioni con parecchi spazi vuoti un po' in tutti i settori compresa la curva di casa. La società potrebbe ripensare a promozioni come quella del Coni Day che ha portato contro il Torino a uno stadio quasi tutto esaurito. Non voglio esagerare, ma con la spinta di questi tifosi quando lo stadio è quasi pieno può arrivare qualche punto in più e ieri la bolgia per il gol di Perica non si sarebbe spenta subito ma avrebbe tenuto accesa la fiammella della speranza fino alla fine.