E Champions sia. L'Udinese ce l'ha fatta e il quarto posto che dà l'accesso ai preliminari della massima competizione europea è stra-meritato. La squadra di Guidolin ha espresso un ottimo calcio, ha il capocannoniere del campionato (per il secondo anno di fila) e ha avuto il merito di crederci fino alla fine. L'allenatore è il nuovo eroe del Friuli. È uomo vero che incarna i valori di una terra, ed è riuscito dove altri avevano fallito: inculcare nei giocatori la mentalità vincente.

È la vittoria dei Pozzo nell'anno del 25° anniversario di proprietà. Per due volte sono riusciti nel miracolo di portare la squadra ai preliminari di Champions. Per una squadra definita 'piccola', ma a cui sta stretta questa definizione, è un traguardo prestigiosissimo. Finiti i brindisi, gli applausi e i fuochi artificiali a Udine è partito il treno del calciomercato. Avanti c'è posto, in carrozza: Samir Handanovic, Christian Zapata, Gokhan Inler, Kwadwo Asamoah, Pablo Armero e Alexis Sanchez.

Insomma tutti i pezzi migliori, ma attenzione: il capotreno è la famiglia Pozzo, e decide chi sale e chi scende. Due o tre soltanto. Senza snaturare l'ossatura portante dell'Udinese. I maggiori candidati sono Inler, Zapata e Sanchez. Centrocampista e difensore perché hanno già fatto un bel pezzo di storia a Udine, l'attaccante perché è il sogno dei maggiori club europei e di fronte ad un'offerta irrinunciabile non si può dire no. Quello che è certo è che sei anni fa c'era l'impressione di essere alla fine di un ciclo; adesso, invece, sembra di essere all'inizio di una bella storia.